I ristoranti di Cusago non sono molti, però sono vari. Vanno dall’elegantissimo alla simpatica osteria. Una cinquantina di anni fa il borgo era famoso perché dietro l’angolo del castello dei Visconti, c’era una trattoria che serviva salame, pesciolini e rane fritte per merenda. Non c’è più, e anche le rane sono sparite. Però sono arrivati altri ristoranti che in qualche caso rispettano la tradizione culinaria di “fuori mura” di Cusago. Alcuni sembrano farsi concorrenza, persino sul web, in eleganza e raffinatezza, altri sono più tranquilli. Come si mangia? Generalmente bene con punte di eccellenza, anche se non mancano i locali da evitare.
Il Ristorante Orlando è in piazza Soncino 19, nel centro del paese, davanti al castello. Ha una citazione sulla guida Michelin, vanta una cucina di alto lignaggio e ha molte recensioni estremamente positive, un po’ troppe per essere tutte reali. Molti clienti sono colpiti dall’eleganza dell’arredamento, tutto sui toni del grigio, e dalle luci soffuse delle sale. Propone menu degustazione, sia di mare che di terra a 54 euro. Nel primo, interessante la chitarrina al nero di seppia con tartare di tonno all’arancia, fonduta di stracciatella e bottarga di muggine; nel secondo, il “secreto” (taglio prodotto da una striscia di magro che si trova “nascosto” tra la spalla, le costole e il lardo) con radicchio di Chioggia, scamorza fumè e salsa barbecue. Nessuno si lamenta, nemmeno dei prezzi, considerati alti ma adeguati alla cucina e ai piatti di pesce pregiati. Il giudizio del popolo delle recensioni è molto alto: sfiora le 5 stelle.
Il Ristorante Il Pascoli è in via fratelli Cervi 5. Definito più volte raffinato, ha raccolto molte recensioni sul web, tutte, o quasi, positive. Magari qualcuna sarà anche stata “manipolata” ma leggendo i menu si capisce che ciò che colpisce veramente è l’elemento sorpresa: i menu a degustazione sono tutti a discrezione dello chef. Regna la formula del “mangia quel che c’è”, dalle foto si notano i piatti curatissimi e per niente banali. Il giardino è splendido. Ci si va proprio per mangiare in modo raffinato, e nessuno si lamenta dei prezzi. Nelle recensioni sono tutti convinti che vale quello che spendi. Oltre la carta, propone menu degustazione a 80 euro e degustazione con vino a 100 euro a testa con abbinamento vini (proposti dalla proprietaria sommelier), composti da tre antipasti, un primo, un secondo, un dessert. Anche in questo caso si sfiorano le 5 stelle.
Il Ristorante Lago Capanna è in località cava Manara. Una piccola cava che si è riempita d’acqua di falda e che poi è diventata un laghetto è l’aspetto che più colpisce chi frequenta questo ristorante di campagna molto tranquillo. Non è caro, i prezzi sono onesti (anche troppo) e si mangia bene, dice la maggioranza dei recensori. I giudizi sembrano un po’ tutti uguali e puntano molto sull’aspetto bucolico, come se non volessero esprimersi sul cibo. Originali? Forse si, o forse no. Comunque il giardino sul laghetto, visto nelle foto, è davvero molto bello. E questo forse condiziona il ranking che ha 4 stelle. Il menu è di carne e di pesce (di mare, le trote del laghetto sono appannaggio della pesca sportiva) e non è il massimo della fantasia: linguine alla siciliana, pennette gratinate al forno con cozze, gamberi e zucchine, lasagna alla bolognese. Il trend non cambia con i secondi: coniglio al forno con olive, salciccia in umido con cannellini, roast beaf con rucola e grana, scamorza alla griglia.
Il Ristorante Pizzeria Il Sogno è in viale Europa 76 , nella zona industriale e vicino alla Rsa Visconti. È un ristorante pizzeria che ha raccolto più di 120 recensioni, la maggior parte positive su Tripadvisor e più di 400 su Google. Troppe per essere tutte originali. Quasi sicuramente qualcuna è stata un po’ manipolata, ma senza esagerazione. I titolari hanno la loro clientela e non si curano troppo della “brand reputation” di internet. Come ce ne si accorge? Non è difficile: il proprietario ha risposto con un grazie ad una recensione negativa in cui il cliente li accusava di aver speso 30 euro per due pizze da asporto alle melanzane, e che gli sono state fatte passare come pizze gourmet. Di sicuro ha letto la recensione. Probabilmente ha inserito l’opzione della risposta automatica. Comodo, ma pericoloso. Comunque la somma dei giudizi piazza Il Sogno vicino alle 4 stelle.
L’ Aquasemagna (o A qua se magna) è il ristorante che si trova all’interno dell’ AquaVillage, in via fratelli Cervi 11, specializzato nella cucina romana. Si possono mangiare piatti tipicamente romani come la Cacio e Pepe, la Gricia, la Carbonara e i secondi come Saltimbocca, polpette alla Romana e coda alla Vaccinara. È un ristorante tipicamente estivo e le recensioni trovate nel web seguono l’andamento della stagione. In primavera le recensioni sono ottime. Poi, man mano che ci si avvicina ad agosto, quando le piscine si riempiono, diventano sempre più negative. Le lamentele principali riguardano infatti i lunghissimi tempi di attesa di quanto ordinato e il rumore caotico delle sale troppo piene. I clienti si lamentano anche della incapacità della cucina di star dietro alle ordinazioni di tutti quei clienti. Diciamo che è uno di quei ristoranti in cui il successo della serata dipende dal giorno in cui ci si capita. Da quel che si legge è meglio evitarlo nei weekend estivi. Nonostante tutto, si fregia di 4 stelle nel giudizio del web.
La Posteria è in via Libertà 24, in centro del paese. Se un ristorante si chiama La Posteria è perché è una trattoria, e nelle trattorie di campagna generalmente si mangia bene. I giudizi sulla bontà in questo caso non sono sempre omogenei. Tenendo sempre presente che è più facile scrivere una recensione negativa piuttosto che una positiva possiamo dire che le 120 recensioni raccolte su Tripadvisor e le oltre 400 su Facebook sono davvero molte per una trattoria di campagna. Propone serate a tema con menu speciali: “La Serata Lombarda”, “La Chianina e il Morellino”, “Il Maialetto e la Gallura”, “il Cinghiale e il Montalcino” oppure “Serata Tartufi” e “Serata Cassoeula”. Per apprezzarli bisogna entrare nello spirito, altrimenti a volte si rimane delusi. Il sito internet del locale è curato. Promuove la trattoria mettendo in risalto i punti di forza. Il ranking va dalle 3,5 stelle di Tripadvisor alle 4 di restaurantguru alle 5 di Google.
La Vineria Dell’Olmo è nella centrale piazza Soncino, al 31. È una trattoria bar e vineria che organizza serate musicali con artisti del territorio o cantautori particolari. In menu potrebbe stuzzicare il risotto rosso alla barbabietola e limone con porro fritto (carbonara e tagliolini sono ordinaria amministrazione) e per gli amanti della griglia: fiorentine filetti e picanha. Sembra nuovo, perlomeno online. Su Tripadvisor ha solo 5 recensioni e tutte a 5 stelle, troppo poche per un giudizio corretto. Su Google sono 121 e il giudizio scende a 4 stelle. In mezzo quelli di restaurantguru che gli assegnano 4 stelle e mezzo.
L’ Erba Matta è il ristorante all’interno del garden Viridea, in viale Europa 11. Ha un social manager a tempo pieno che si occupa di rispondere alle numerose recensioni negative (Tripadvisor gli assegna 3 stelle, come Slurpy e Gastoranking). Scriviamo spesso che i clienti dei ristoranti mettono più volentieri le recensioni negative piuttosto di quelle positive, ma in questo caso sono troppe e probabilmente c’è qualcosa che davvero non va. Il servizio è uno dei problemi che sicuramente lo affligge. Per trovare una recensione positiva fra quelle presenti online bisogna risalire fino ad ottobre 2022. È sicuro che non ne comprano, ma un social manager molto attivo non è la soluzione per i problemi di un ristorante. Offre un menu degustazione a 32 euro con porro cotto a bassa temperatura servito in una fonduta di gorgonzola e polvere di olive nere, scialatelli con crema di zucca, salciccia e castagne, il Brisket di manzo (punta di petto di manzo dissossato) che non solleva il giudizio generale.
Ha collaborato Ilaria Preti
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