Ciclicamente, la scuola di Cusago torna nell’occhio del ciclone. Aule mancanti, manutenzione ordinaria e straordinaria, gestione dei rapporti tra istituzioni, sono le questioni al centro della contesa. Contesa che vede coinvolti abitanti, forze politiche, dipendenti pubblici. Questa volta la scintilla che ha fatto esplodere le polemiche è la mancata realizzazione di un’aula che avrebbe dovuto ospitare una classe della prima elementare.
L’assemblea
I fatti. Lunedì 11 settembre si è tenuta nell’ aula consiliare un’assemblea pubblica la cui finalità era quella di informare le famiglie dei residenti sulle principali problematiche riguardanti, per l’appunto, la scuola. In particolare la situazione dell’edificio scolastico e il progetto di accorpamento all’istituto Erasmo da Rotterdam di Cisliano e Albairate. L’esigenza di questo incontro era nata dal fatto che nei primi giorni di settembre erano circolate voci insistenti sulle mancate manutenzioni delle aule, previste in estate, sulla mancanza di una aula necessaria per una prima elementare e sullo stato dell’arte della proposta di reggenza dell’istituto Erasmo da Rotterdam.
Gli alunni dove li metto?
Entrando nel dettaglio, si è scoperto che non era stata approntata un’aula che avrebbe dovuto accogliere i bambini di una prima elementare. I lavori, concordati tra scuola e comune sin dal marzo 2023, dovevano essere terminati a giugno mentre non sono ancora iniziati. La conseguenza? La dirigenza scolastica ha dovuto trovare una soluzione d’emergenza spostando alcune classi, una delle quali è finita in un laboratorio. Inoltre, è emerso che sopra il tetto e in più punti del soffitto interno sono ancora presenti infiltrazioni d’acqua proprio come nel 2021. Due anni fa, 4 sezioni furono spostate nei laboratori per circa 4 mesi.
Infiltrazioni a go go
Secondo Gianmarco Reina, capogruppo della lista SiamoCusago e presidente del consiglio di istituto, “il problema dell’acqua innesca una serie di valutazioni sulla sicurezza dei ragazzi, oggi come nel 2021. Nel settembre di quell’anno, dopo soli 5 giorni dalla segnalazione, il comune aveva annunciato che il problema era stato risolto e che i bambini potevano rientrare nelle proprie aule”. Non è affatto così. Il problema è ancora presente, anche se non in maniera così drammatica. Ma potrebbe diventarlo se non si predispone un piano di interventi mirato.
I lavori fantasma
Sempre secondo Gianmarco Reina, però, in municipio non esisterebbe un piano di manutenzione ordinaria ne straordinario dell’edificio scolastico. Ci sarebbero lavori richiesti via email dalla scuola al Comune e mai eseguiti. Qualche esempio? Da 10 anni l’allacciamento di due linee telefoniche; da 4 anni la sistemazione dei bagni della scuola secondaria, da 15 anni l’imbiancatura totale dell’Istituto, a febbraio 2023 è stata richiesta la pavimentazione in linoleum di 3 aule. Nulla sarebbe stato realizzato.
Gli incidenti di percorso
Così, ciclicamente, la scuola torna al centro di polemiche. Alcune strumentali, altre reali che rendono difficile una serena attività didattica. Nessuno dimentica gli episodi di ragazzi rimasti chiusi nei bagni per serrature rotte, come la comparsa di muffe legate alle infiltrazioni, stipiti delle porte caduti sui ragazzi con il rischio di farsi seriamente male.
L’accorpamento
L’ultima questione riguarda l’accorpamento della scuola di Cusago a quella dell’istituto Erasmo da Rotterdam, un progetto nato nel 2020 in pieno Covid, in piena emergenza pandemica quando le priorità erano altre. Il risultato è stato l’opposto di quello desiderato: con il pensionamento del dirigente di Cisliano, la reggenza dell’istituto Erasmo da Rotterdam è ora passata alla preside di Cusago, Alessandra Bertolini. Che invece di veder ridurre la mole del lavoro di sua competenza, l’ha visto duplicare.
