La guerra alle porte di casa e la solidarietà che non manca mai nei confronti delle vittime. Il 10 marzo è partita da Assago una squadra di quattro persone diretta al confine ucraino di Rava-Ruska e Hebrenne, in Polonia. Lo scopo della missione era di di portare viveri e coperte ai rifugiati e di condurre in Italia 12 persone dal centro di accoglienza profughi in Polonia.
Si tratta di rifugiati che 10 giorni prima avevano chiesto aiuto tramite un ciclista ucraino ed il Team Galbiati di Assago. La squadra dei quattro era composta da Marco La Rosa (assessore allo Sport e alla Sicurezza del comune) e tre volontari (Luca, Stefano, Vincenzo).
La pattuglia di profughi è composta da otto minorenni e quattro adulti, di cui tre mamme e una nonna. Quattro di loro troveranno accoglienza in Brianza ed altri otto saranno accolti dalle famiglie di Assago. Oggi, si è proceduto con le vaccinazioni, e le pratiche di carattere burocratico-amministrativo, previste per dimorare in Italia.
Assago si è posta quindi come ponte umanitario fra Kiev e Milano. Promotore, Marco La Rosa, che ha organizzato questo viaggio lungo 3300 km, andata e ritorno in 35 ore. Anche il sindaco Lara Carano ha accolto gli ucraini: “Il nostro impegno umanitario è solo all’inizio. Ci stiamo organizzando per la raccolta di beni di prima necessità e per cercare di portare un numero sempre maggiore di famiglie in Italia”.