venerdì - 26 Aprile 2024
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Parla l’ex segretario: “Ecco tutti i retroscena della scissione della Lega di Trezzano”

Secondo Mario Butté, sarebbe stata la base dei militanti ad aver deciso di uscire dal partito di Salvini

Trezzano-Cavagna-Ghilardi-Buttè
Nella foto Cristina Cavagna con Giorgio Ghilardi e, nel riquadro, Mario Buttè

È sospettato di essere il regista della scissione che ha portato alla fuoriuscita dalla Lega Nord dell’ex capogruppo in Consiglio comunale Giorgio Ghilardi e di Cristina Cavagna. Un ruolo che rigetta attribuendo il merito o la colpa, dipende da quale prospettiva si guardi la questione, alla base dei militanti che si sarebbe ribellata alle imposizioni del direttivo provinciale che aveva deciso di commissariare la sezione di Trezzano del partito di Salvini.

Mario Buttè racconta la sua verità sui retroscena di una vicenda che ha lacerato il movimento ormai diviso su due fronti: quello che si è schierato con Giorgio Ghilardi e quello che appoggia Antonino Puleo, l’ex generale sanitario della riserva dell’Esercito italiano, successore dello stesso Ghilardi alla carica di Capogruppo in Consiglio comunale.

“Tutto è cominciato con lo scivolone di Ghilardi durante il Consiglio comunale del 10 marzo” (“Leggi qui)– ha ricordato Buttè. In quella occasione Giorgio Ghilardi aveva presentato una interrogazione sulle vicende che riguardano i finanziamenti alla Pro loco trezzanese. Il suo intervento conteneva accuse nei confronti di amministratori e protagonisti della vicenda Pro loco non verificate e difficilmente dimostrabili. Per questo motivo, gli altri membri del suo stesso gruppo, vedi Antonino Puleo, presidente della Commissione trasparenza, e Cristina Cavagna si erano dissociati.

“Il giorno dopo – ha osservato l’ex segretario della lega – il responsabile provinciale Zanzottera mi ha avvertito che avrebbe dato un segnale di svolta nella gestione della sezione e del gruppo consiliare. A nulla sono servite le mie preghiere di evitare il commissariamento perché secondo me non avrebbe fatto altro che gettare ulteriore benzina sul fuoco, così come poi è avvenuto.” (Leggi qui)

“Si è trattato – ha continuato Buttè – di una forzatura. L’incidente di percorso in cui è incappato Ghilardi non era così grave da giustificare il commissariamento. Accade ovunque, anche in Parlamento. Chi vi ci inciampa viene sospeso per qualche giorno e poi rientra nei ranghi. Nel nostro caso non c’è stato alcun ché da fare. Si è voluto andare avanti ad ogni costo. Così è arrivato Luca Mazzeo”

Durante una riunione tenuta i primi di Aprile, è stato chiesto a Ghilardi di fare un passo indietro e indicato Cristina Cavagna come Capogruppo. L’ex, ormai, esponente della Lega aveva vincolato l’accettazione a una dichiarazione scritta delle vere cause che avevano portato al commissariamento della sezione. La mancanza di risposte avrebbe portato alla rinuncia da parte della Cavagna e all’indicazione di Antonino Puleo come capogruppo (Leggi qui). Durante questo incontro Mazzeo avrebbe minacciato Ghilardi che se non avesse seguito le indicazioni del partito, gli sarebbe stato di fatto impedito di rappresentarlo.

Comunque, la riunione si era conclusa con la nomina di Puleo a Capogruppo, nomina sottoscritta anche dai due dissidenti. Qualche giorno prima dell’ultimo consiglio comunale, però, dissidenti ed ex segretario hanno convocato i militanti, i tesserati e i sostenitori. A loro è stata illustrata la versione dei fatti così come erano stati vissuti dallo stesso Buttè, da Ghilardi e dalla Cavagna.

“Tutti – ha riferito Buttè a pocketnews.it – hanno confermato che il commissariamento della sezione di Trezzano era ingiustificato e privo di reali motivazioni. Tutti hanno dichiarato di non voler più aderire a un partito che si comporta in questo modo. Insieme abbiamo deciso di renderci indipendenti e di lasciare un movimento che adesso a Trezzano ha solo qualche iscritto. Nei prossimi giorni, infatti consegneremo al provinciale le tessere perché non ci rappresenta più: non si gestisce un gruppo imponendo scelte non condivise”. (Leggi qui)

Che cosa accadrà di dissidenti e fuoriusciti? Nei prossimi giorni sarà convocato un congresso che nominerà i nuovi organi collegiali e i nuovi responsabili. Buttè, che sin dal 1995 ha militato della Lega, dovrebbe essere nominato nuovo segretario. La collocazione? Nel centrodestra, anche se “valuteremo di volta in volta le proposte e decideremo di conseguenza”.

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