L’uomo che ieri pomeriggio, intorno alle 14 ha tentato di entrare, forzandone prima la porta e poi la finestra, nell’asilo statale di via Luigi Sturzo, quartiere Tessera, di Cesano Boscone è stato ricoverato nel reparto di psichiatria del pronto soccorso dell’ospedale San Paolo di Milano. È stato identificato: è un senzatetto con problemi psichici. Dopo averlo bloccato, ammanettato e portato via in una situazione potenzialmente piuttosto pericolosa, specie per la presenza dei bambini, i carabinieri della compagnia di Corsico lo hanno affidato ai sanitari che lo hanno preso in cura.
Stato confusionale
L’uomo era in un profondo stato confusionale. Probabilmente non si era reso nemmeno conto che stava tentando di forzare l’ingresso di un asilo pieno di bambini, anche se li aveva visti attraverso le vetrate che si aprono sulle aule ospitate nella struttura. Secondo alcune ipotesi, è probabile che avesse intenzione di entrare nel centro anziani che si trova nella stessa complesso edilizio dell’asilo dove c’è un bel via vai di persone. Persone che attraversano il giardino adiacente l’area verde della scuola dell’infanzia, le cui porte sono spesso aperte.
La coperta rossa
Non è chiaro se volesse entrare per trovare da mangiare, o rubare qualche spicciolo oppure cercava un posto in cui dormire. Gli è bastato girare intorno alla struttura, alla ricerca di un punto d’entrata, per arrivare alla finestra e alla porta dell’asilo. Sulle spalle aveva una coperta di pile rosso, forse raccolto nei cassonetti per il recupero dei vestiti da dare ai poveri. Usata come un mantello indubbiamente faceva impressione.
La sicurezza dell’asilo
L’intrusione dello sconosciuto ha riproposto il tema della sicurezza della scuola dell’infanzia all’attenzione di tutti. L’asilo ha un sistema per il controllo interno, ma non perimetrale che segnala eventuali presenze estranee che si aggirano nel giardino. Tra scuola e centro anziani ci sono dei cancelletti che spesso sono aperti e privi di controllo. Si tratta di una strada da bloccare per evitare che eventuali male intenzionati possano mettere in pericolo la sicurezza dei bambini.
