La settimana scorsa quindici condanne, questa mattina 14 arresti. È un’ulteriore tappa della maxi inchiesta su un traffico di droga che aveva come base logistica il quartiere Barona a Milano, e diramazioni a Rozzano, Gratosoglio, Quarto Oggiaro e Comasina. Oggi all’alba, i carabinieri del Reparto anticrimine di Milano hanno fatto scattare le manette ai polsi di altre 14 persone, (12 in carcere, 1 agli arresti domiciliari, 1 sottoposto all’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria) indagate per associazione per delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti, traffico e cessione di stupefacenti, nonché detenzione e porto abusivo di arma da fuoco.
Carabinieri + polizia penitenziaria
Gli arresti sono il frutto di una indagine condotta dal Ros di Milano a partire dal 2021 e costituiscono un secondo livello che fa seguito agli arresti eseguiti il 26 aprile 2023, nell’ambito di più ampia operazione che, all’epoca, aveva visto protagonisti anche i Carabinieri della Compagnia di Corsico, la Polizia Penitenziaria del carcere di Opera e lo stesso Reparto Anticrimine. Gli investigatori avevano scoperto un’organizzazione criminale dedita al traffico e allo spaccio di droga attiva nel quartiere milanese della “Barona”, dove lo stupefacente veniva distribuito in diverse piazze di spaccio, con diramazioni a Rozzano.
Regolamento di conti
La banda contava anche su armi da fuoco custodite da soggetti compiacenti in appositi nascondigli, anche all’interno di locali pubblici. Proprio in relazione alle armi, oggi sono stati catturati due malviventi, indiziati di avere fornito una pistola che sarebbe servita per regolare alcune “controversie” sorte con degli albanesi. Il gruppo aveva un canale di smercio della droga diretto in Sardegna, in particolare nella provincia di Olbia, dove la droga arrivava nascosto a bordo di camion. In questo ambito, sono state ricostruite sei vendite, ciascuna di cinque chili di cocaina, per un controvalore stimato di circa un milione di euro.