“La celebrazione del funerale di un prete, la celebrazione del funerale di don Graziano non è il contesto per riflessioni e insegnamenti. C’è qualche cosa che si spezza, come un vaso prezioso che contiene un profumo di grande valore e nello spezzarsi irreparabile del vaso prezioso, nel diffondersi del profumo in tutta la casa, non c’è posto se non per un grido. Il grido che maledice la morte: perché? Il grido che conferma la fede: eccomi. Il grido che attraversa gli abissi: alleluia”. Queste le parole pronunciate questa mattina dell’arcivescovo di Milano, mons. Mario Delpini, durante la celebrazione tenutesi a Premana in provincia di Lecco del funerale di don
Don Graziano Gianola è il sacerdote deceduto lunedì 12 luglio, dopo essere precipitato in un dirupo mentre stava accompagnando i ragazzi del suo oratorio lungo il “Sentiero delle vipere” sul monte Baldo, in località San Valentino di Brentonico di Trento.
Recuperato dal Soccorso alpino e trasferito con l’elicottero all’ospedale Santa Chiara di Trento, è morto per le gravi ferite riportare in seguito alla caduta. Nato a Premana il 20 settembre 1973, don Graziano era stato ordinato sacerdote il 12 giugno 2004. Dopo le prime esperienze nelle parrocchie di Sesto San Giovanni, Buccinasco e Assago, dal 2013 era Vicario a Milano nella parrocchia di Santa Maria del Buon Consiglio. A buccinasco e ad Assago ha lasciato molti amici che hanno pianto la sua morte.
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