venerdì - 26 Aprile 2024
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Trezzano, Pro Loco sull’orlo di una crisi di nervi

Rischia di diventare una nuova telenovela (anche giudiziaria) la gestione dell’associazione, dopo le dimissioni della vicepresidente Elda Ghibaudo

Festival-medioevo-Una vicepresidente dimissionaria, un’assemblea mai convocata, un direttivo senza poteri che elegge quattro nuovi membri scegliendoli tra familiari amici e parenti. Rischia di diventare una nuova telenovela (anche giudiziaria) la gestione della Pro loco di Trezzano dopo le dimissioni rassegnate lo scorso giugno dalla vicepresidente Elda Ghibaudo.

Ideatrice del Trecianum Medioevo festival, da nove anni all’interno dell’associazione trezzanese, Elda Ghibaudo ha abbandonato la carica addebitando alla presidentessa Anna Andolfo e a Pietro Fiati le responsabilità di una gestione “non sempre chiara e trasparente”. “Non voglio fare la guerra contro alcuno – ha detto a pocketnews.it – ma conoscere e capire come è stata gestita la Pro loco in questi ultimi anni”.

Secondo la Ghibaudo, la scintilla che ha provocato il terremoto è scattata quando, durante una riunione tenutasi lo scorso mese di aprile, ha chiesto alla presidentessa Andolfo di mostrare i bilanci degli ultimi due anni che avrebbero dovuto essere presentati già da mesi e di cui, invece, non c’era traccia. Una richiesta normale nel direttivo di un’associazione che riceve denaro pubblico per organizzare la propria attività. Invece la richiesta si è rivelata un tasto da non sfiorare.

Non ricevendo alcuna risposta per più di due mesi, la Ghibaudo il 16 giugno ha deciso di dimettersi, sottolineando nella sua lettera di dimissioni “Come è possibile operare in una associazione che riceve contributi da parte del comune senza sapere se il presidente ha redatto e discusso i bilanci?” In calce alla lettera ha aggiunto che con la sua uscita dal consiglio l’intero direttivo era decaduto e che per eleggere un nuovo esecutivo era necessario convocare una nuova assemblea.

Tutto chiaro, quindi? Nemmeno per sogno. Ai primi di luglio, un nuovo direttivo è risorto come l’araba fenicia dalle ceneri del vecchio. Con una particolarità, anzi due. La prima riguarda l’assemblea che avrebbe dovuto eleggerlo: non c’è traccia di alcuna convocazione ufficiale. La seconda si riferisce alla stessa composizione dell’organismo di gestione della Pro loco: i nuovi membri sarebbero il fratello e la figlia della presidentessa Anna Andolfo, la moglie e la figlia del nuovo vicepresidente Pietro Fiati.

visionottica crepaldiSi tratta di un’anomalia che dovrebbe sconcertare chiunque ne apprenda notizia, ma che non ha sollevato alcuna perplessità tra gli amministratori pubblici di Trezzano. Secondo lo statuto della Pro loco, solo l’assemblea straordinaria avrebbe potuto eleggere il nuovo direttivo ma dalle dimissioni della Ghibaudo all’annuncio dell’elezione del nuovo organismo non c’erano i tempi tecnici per convocarla, mentre l’assemblea ordinaria prevista per il 25 giugno non poteva essere utilizzata per quello scopo.

E allora? Come si vede sembra di essere di fronte a un nuovo “pasticcio alla trezzanese” che pone diversi interrogativi. Quando sono stati approvati i vecchi bilanci? L’elezione del nuovo direttivo è legittima? Chi e come sono stati eletti i nuovi membri del consiglio? Gli atti che hanno approvato sono legalmente validi?

Per avere le risposte, pocketnews.it ha contattato Anna Andolfo che si è rifiutata di rilasciare qualsiasi dichiarazione. “Quando decideremo di parlare – ha detto – vi faremo contattare dai nostri legali”. Per il momento è tutto.

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