Nessuna novità su un fronte, molte su un altro. Le ricerche di Gino Panaiia, 25 anni, il giovane scomparso nella notte di Halloween a Zibido San Giacomo dopo aver trascorso la serata con degli amici, stanno proseguendo intensamente. I carabinieri delle stazioni locali, appartenenti alla compagnia di Abbiategrasso, hanno avviato una serie di battute di ricerca nei campi tra la cascina Casiglio, semi-abbandonata, e le aree agricole circostanti. Si cerca attorno al casolare, alle casette, nelle stalle e nei magazzini, abitati da un gruppo di arabi. Sin qui, nessuna novità.
La banda di pusher nordafricani
L’altro fronte riguarda invece il traffico di droga e i pusher, una banda di nord africani secondo indiscrezioni raccolte tra gli investigatori, che hanno fatto della zona la loro base operativa e che potrebbero aver avuto un ruolo nella scomparsa del giovane. Durante le operazioni di ricerca, infatti, delle immediate vicinanze della cascina sono state trovate due borse di plastica contenenti delle buste di cellophane colme di dell’eroina. In totale erano 20 kg. Poco lontano, c’erano altri due plichi, sempre di cellophane, con altri 1.100 grammi della stessa sostanza.
Ricerche complicate
Tutta la droga trovata è stata recuperata. La zona della cascina era già nota per essere diventata un punto di accampamento di spacciatori. Naturalmente ora sembrano spartiti. Potrebbero essersi dati alla fuga quando si sono accorti che la zona pullulava di membri delle Forse dell’ordine, magari abbandonando la loro merce. La loro probabile presenza al momento della scomparsa di Gino Panaiia complica le ricerche e aumenta le preoccupazioni intorno alla sua scomparsa.
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