giovedì - 2 Maggio 2024
HomeAttualitàIl “controllo del vicinato” prova a mettere radici a Corsico

Il “controllo del vicinato” prova a mettere radici a Corsico

A breve il via del progetto di prevenzione volontaria che non prevede atti eroici, ma solo segnalazioni alle forze dell’ordine. È stato presentato ieri, durante un’assemblea pubblica al Salone La Pianta

di Greta Vincifori

Ieri sera si è tenuto a Corsico in via Leopardi un appuntamento dedicato al “Controllo del vicinato”. Erano presenti il sindaco Filippo Errante, l’assessore Sergio Di Giovanni e i vertici della polizia municipale. Che cos’è il controllo di vicinato? Qual è il suo obiettivo? Si tratta di gruppi composti da volontari il cui intento è quello di prevenire atti di microcriminalità, vandalismi, truffe agli anziani, furti in appartamenti, ma anche di migliorare il decoro urbano facendo attenzione a ciò che succede dove si abita, collaborando tra vicini e polizia locale.

Il protocollo d’intesa

Lo scorso luglio, in Prefettura a Milano i sindaci di una cinquantina di comuni della provincia di Milano avevano sottoscritto un protocollo d’intesa che sottolineava come “la sicurezza è percepita dai cittadini come un diritto primario e una componente indispensabile della qualità della vita e che vi è l’esigenza che tale diritto sia garantito, in rapporto ai fenomeni di criminalità diffusa presenti sul territorio dove si vive e si lavora”.

Aumentata sensibilità

Il documento proseguiva con la constatazione che “a fronte dell’aumentata sensibilità ai problemi della sicurezza delle comunità interessate, è necessario pervenire all’impostazione di un sistema integrato di sicurezza, quale nuovo modello gestionale, in grado di affiancare gli occorrenti interventi per la tutela e la salvaguardia dell’ordine e della sicurezza pubblica, con iniziative atte a favorire la vivibilità del territorio e la qualità della vita, coniugando prevenzione, controllo e repressione”.

La fase operativa

Quello di Corsico è il passaggio alla fase operativa del documento sottoscritto con la Prefettura. Il sindaco ha sottolineato che lo scopo dell’iniziativa “deriva innanzitutto dal senso civico di ognuno di noi, ed eliminare l’indifferenza dei cittadini che si trovano di fronte ad atti chiaramente non conformi alla legge”. Un altro possibile obiettivo, è introdurre maggiore comunicazione e socializzazione tra vicini di casa che, collaborando, possono trovare occasioni di incontro.

No ronde, no armi

Su un punto, l’assessore Di Giovanni è stato chiaro: “l’adesione a questo gruppo non giustifica le persone ad agire in modo non corretto, bisogna sempre rispettare la legge,  perché il controllo del vicinato è senza armi”.  Il che significa che sono bandite le ronde armate a stupidaggini simili.

Com’è organizzato?

Saranno formati dei gruppi di vicini di casa i cui membri decideranno un coordinatore. Coordinatore che avrà un ruolo importante nei confronti   delle forze dell’ordine perché sarà colui che riferirà le segnalazioni di possibili illegalità. Per chi vuole aderire, sarà possibile partecipare a corsi di formazione: le date e il bando saranno pubblicati sul sito ufficiale www.controllodelvicinato.it

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