Si chiama “Viaggio della memoria e della conoscenza” a Marzabotto, l’iniziativa organizzata dal Comune di Cesano e l’Associazione nazionale partigiani sui luoghi che hanno visto le truppe di occupazione naziste compiere eccidi ai danni di partigiani e popolazione civile durante la Seconda guerra mondiale. Una delegazione guidata dal sindaco Salvatora Gattuso si è recata sui luoghi dell’Appennino tosco-emiliano dove i tedeschi sterminarono centinaia di civili per sconfiggere la brigata partigiana Stella Rossa.
Pagine buie
La prima tappa di un viaggio che durerà sino a lunedì 30 ottobre è stata appunto Marzabotto.“Qui – ha sottolineato i primo cittadino di Cesano Boscone – è stata scritta una delle pagine più buie e tragiche della storia italiana. I tedeschi della SS uccisero oltre 770 persone tra partigiani esoprattutto civili. È stata la più grande strage nazifascista in Italia, messa in atto dalla vile ideologiadell’annientamento da parte di truppe naziste con la complicità di fascisti locali, senza alcuna pietà per bambini, donne, anziani, disabili e religiosi”.
Stella Rossa
Alla cerimonia per la deposizione della corona d’alloro, era presente anche il sindaco della cittadina emiliana, Valentina Cuppi. L a delegazione cesanese si è recata nei luoghi dove, dopo il settembre del 1943, la brigata partigiana Stella Rossa comandata da Mario Musolesi “Lupo” riuscì a lungo a tenere testa a tedeschi e fascisti. In particolare sul Monte Sole, che rappresentava per i tedeschi l’ultimo ostacolo naturale prima di Bologna.
Da Bologna a Forlì
Dopo la visita a Marzabotto, gli oltre venti partecipanti all’iniziativa di ANPI e ARCI patrocinata dal Comune si sono recati a Bologna e oggi nella Ravenna artistica, visitando basiliche e monumenti. Domani sarà invece la volta della “Ravenna Resistente” e lunedì di Forlì.