Sarà inaugurato sabato 15 aprile in via san Adele 2, a Corsico, lo Sportello antimafia dedicato alle vittime di racket, usura e reati correlati. La struttura sarà titolata a Davide Salluzzo, referente in Lombardia, dal 2012 al 2016 di Libera, l’associazione antimafia fondata da don Ciotti. Saluzzo, ex assessore di Vigevano, con il suo gruppo “La Barriera” era stato uno dei primi ad aderire, a metà degli anni Novanta, al progetto di don Ciotti.
L’obiettivo principale
Lo sportello fornirà sostegno alle vittime di usura, alle vittime di estorsione, ai testimoni di giustizia e a tutti coloro vittime di reati correlate. L’obiettivo principale è ascoltare e suggerire alle vittime percorsi legali, psicologici ed economici, aiutarle a denunciare del fenomeno e acquisire nuove conoscenze delle dinamiche del fenomeno attraverso percorsi di formazione professionale. Si entra in contatto con lo sportello attraverso il numero 348 1145763.
Piano di zona del Corsichese
Lo sportello è gestito dal Piano di zona del Corsichese (che comprende anche I comuni di Trezzano, Cesano, Buccinasco, Assago e Cusago), in collaborazione con l’associazione “Una Casa Anche per TE onlus”, che dal 2000 si occupa oltre che di accoglienza di minori e di nuclei familiari in condizioni di grave disagio anche di gestione e riutilizzo di beni sequestrati e confiscati.
Gli ospiti
La cerimonia si terrà all’interno del Centro Sociale Falcone, in via Falcone a Corsico, alle 10.30. Interverranno: Renato Saccone, prefetto di Milano; Simona Ronchi, dirigente dell’Agenzia nazionale per la destinazione dei beni confiscati alla criminalità organizzata; Stefano Ventura, sindaco di Corsico; don Massimo Mapelli, presidente di “Una Casa Anche Per Te”; Luigi Cuomo, presidente dell’associazione “Sos Impresa”; Maria Grazia Trotti, referente lombarda dell’associazione SOS Impresa; Gianluca Vitali, presidente della Commissione Antimafia di Corsico. Inoltre, saranno presenti i volontari e le volontarie dei campi “Scegli da che parte stare”, insieme agli studenti del Liceo Maffeo Vegio di Lodi che hanno lavorato alla sistemazione del bene.
