È stata una anti-antivigilia di passione quella vissuta ieri sera dal Romano Banco, nella trentesima giornata del campionato di Prima categoria, anticipata causa Pasqua. Ha preso quattro sberle dal Real Trezzano e continuato il lungo Calvario o la via Crucis, chiamatela come volete, che sta vivendo dall’inizio di questa stagione. Così, se da un lato, la squadra di Buccinasco consolida l’ultimo posto in classifica, i trezzanesi salgono in quarta posizione e allungano lo sguardo sulla prima distante solo tre punti. Non male a tre giornate dal termine delle ostilità.
Unica direzione
Non c’è stata partita, per il risultato e per quello che si è visto in campo. Da un lato, quello trezzanese, una formazione consapevole dei propri mezzi, dall’altro, quello buccinaschino, un gruppo di ragazzi spaesato. Si è giocato in un’unica direzione, quella del povero portiere biancoverde che pur si è reso protagonista di ottimi interventi. Bennici ha aperto le marcature al ‘4. Prima i gialloneri avevano mancato almeno altre due occasioni per portarsi in vantaggio.
Le occasioni fallite
Il festival delle occasioni fallite per un soffio è continuato nei minuti successivi. Cherif per esempio ha cercato un eurogol, una palombella che l’estremo difensore buccinaschino a deviato sul fondo. Poi ha svirgolato un invito di Piccioni che chiedeva solo di essere depositato in rete. E il Romano Banco? Non pervenuto, tranne che per un tiro a incrociare che Balbo ha parato, evitando un pareggio immeritato.
Il poker
Finito il primo tempo sull’1 a 0 e concluso il festival delle occasioni mancate, i gialloneri sono diventati finalmente più concreti: capitan Aprea ha raddoppiato su calcio d’angolo battuto da Bennici. Lo stesso Bennici ha messo la firma sul terzo gol, realizzato saltando il portiere in uscita. Il poker è stato calato da Davide Sofi con un piattone rasoterra sul secondo palo. Gli ultimi minuti dell’incontro sono stati un esercizio accademico, divertente per i padroni di casa, amaro per gli ospiti ormai condannati, salvo cataclismi al momento non prevedibili, a una inevitabile retrocessione.