sabato - 4 Maggio 2024
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Cesano, per le elezioni comunali scende in campo la commercialista Adriana Gammino: sarò il sindaco di tutti

Presentata ieri sera la candidata del centrodestra nella corsa per la conquista della carica di primo cittadino

Adriana Gammino
Nella foto, lo stato maggiore del centrodestra del Sud ovest milanese e, al centro con la camicetta bianca, Adriana Gammino, candidata sindaco a Cesano Boscone

Il centrodestra a Cesano Boscone ha fatto la sua scelta. Appoggerà l’elezione a sindaco di Adriana Gammino, promotrice della lista civica “Cesano per Adriana”. Lo hanno annunciato i segretari provinciali e gli esponenti nazionali di Lega, Fratelli d’Italia, Forza Italia, Noi Moderati oltre naturalmente agli esponenti della lista civica che trainerà, con il candidato sindaco, la campagna elettorale. Alla serata erano presenti il consigliere regionale della Lega Silvia Scurati, il sindaco di Ozzero e coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia Guglielmo Villani, Nicolas Gallizzi di Noi Moderati, Graziano Musella coordinatore di Forza Italia e candidato sindaco ad Assago e il deputato cesanese di Fratelli d’italia Fabio Raimondo.

Trovato l’accordo

Cesano Boscone ha un numero di abitanti tale per cui la legge elettorale stabilisce che ogni partito, gruppo civico o movimento può presentare una sua lista di candidati in appoggio ad un candidato sindaco comune. E’ un sistema che facilita molto gli accordi, e dà la anche maggiori possibilità di partecipazione popolare alla politica cittadina. Ieri sera, nel ristorante il covo di Giove, in via Dante, a Cesano Boscone erano infatti in tanti, nonostante fosse una presentazione alla stampa. Oltre ai rappresentanti dei movimenti politici c’erano molte persone entrate sulla scia della curiosità di conoscere il candidato sindaco.

Professione commercialista

Adriana Gammino è una professionista. E’ la moglie di Sandro Tofacchi, che una decina di anni fa portò la sfida del centrodestra al centro sinistra fino al ballottaggio. E’ una commericialista, ricopre cariche di revisore dei conti per diversi enti pubblici, fra cui anche il comune di Rho, ha una mente analitica sia sui numeri che sulle cose di paese. Dopo le elezioni, se sarà eletta, dovrà lasciare l’incarico di revisore dei conti per il comune di Cesano Bosonce, ma l’aver avuto in mano i bilanci comunali e potendoli leggere con facilità sicuramente le permetterà di avere le idee chiare su quanto fare, sin dal primo momento. Nel caso, inoltre, fosse eletta solo come consiglierere comunale, la sua esperienza le permetterà di essere una reale spina nel fianco dell’amministrazione comunale.

Avversaria temibile

Si potrebbe dire che a Cesano Boscone il centro sinistra si trova con un avversario decisamente temibile. Durante la serata ha dimostrato di conoscere molto bene le problematiche di Cesano Boscone e le sue diverse anime. I quartieri, il centro storico, la vicinanza con Milano, che qualifica il paese come periferia della periferia della metropoli, e non ,come invece dovrebbe essere, un comune a sé, con una sua storia e una sua comunità.

Star bene dove si vive

“E’ fondamentale star bene dove si vive “ dice Adriana nel suo discorso alla stampa.
C’è anche la sua componente sociale. L’essere nel consiglio di amministrazione della Fondazione Fata onlus”, associazione cesanese che si occupa di assistenza ai bambini allontanati dalle famiglie, le ha permesso di conoscere da vicino le realtà e le difficoltà del volontariato.

Le sfide

Non è una persona che si tira indietro davanti alle sfide. La ha colpita molto quanto successo due gironi fa al quartiere Tessera, quanto un senzatetto sconosciuto, con problemi psichici, ha tentato di entrare nell’asilo statale. “Ho appreso la notizia di quanto successo da diversi messaggi che mi sono arrivati, – ha sottolineato –  e sono rimasta davvero sconcertata che possano verificarsi queste situazioni, che possono essere davvero di grande pericolo, perché parliamo di bambini”.

Il diritto all’informazione

“E’ stata un’ottima cosa – ha proseguito – che sia stato fermato subito e che vi sia stata una denuncia pubblica di quanto successo e che ne abbiano parlato i giornali. In genere si tende a tenere tutto nascosto. Ho apprezzato moltissimo che sia stato pubblicato e che sia emerso. Parliamo anche, alla fine, di un disagio che esiste, no? E quindi lavorerò anche su questo. Anche la sicurezza è un obiettivo, come il decoro urbano, la trasparenza. Spero di potermi occupare di tutti i problemi di Cesano Boscone, c’è tanto lavoro da fare e di mettere un po’ d’ordine.”

Ci sono altri punti simili a Cesano Boscone ci sono altre situazioni che la preoccupano in modo particolare?
“Diciamo che uno dei problemi di Cesano è la mancanza di manutenzione. Lo ho notato in particolare per strade e marciapiedi, e qui infatti porrò molta attenzione, perchè per un disabile in carrozzella è impossibile muoversi autonomamente per Cesano. I marciapiedi sono davvero in condizioni vergognose, non sono indicati per le persone disabili, e neppure per le persone con i bimbi in carrozzina.  Ci sono tante cose. Per me è molto importante il cittadino. Voglio che la gente sia contenta di stare a Cesano, che si senta bene, che torni a essere orgogliosa di esserecesanese, di vivere a Cesano perché Cesano è bella”.

Cesano è diventata una città triste?

“Sono molto affezionata al paese e mi dispiace tanto sentire che la gente si lamenta, persino in centro storico. A proposito del centro storico, è diventato un po’ triste, diciamo così. Tante volte si torna a casa la sera, non tardi, e non c’è nemmeno un bar per poter bere un caffè, non ci sono più negozi. Quando torno a casa sento solo il rumore dei tacchi delle mie scarpe, nel totale silenzio. Miracoli non se ne possono fare, però ho delle idee. Si possono realizzare dei progetti, magari con l’aiuto delle università, creando delle borse di studio e coinvolgendo gli studenti in progetti di architettura. Progettare qualcosa, magari di più moderno, di più attuale, per far tornare a vivere anche il centro.”

E i quartieri, problematici da sempre?
“Frequento spesso i quartieri, passo spesso sia dal Tessera che dal Giardino. Mi spiace che ci sia questa distinzione e vorrei che fosse tutta una Cesano intera. Però, come abbiamo detto, che c’è anche un fattore storico sulla loro esistenza, sul fatto che si chiamano Tessera e Giardino. Avrò molta attenzione nei loro confronti, rispettando le loro peculiarità. Ho parlato con diverse persone dei quartieri. Anzi, le ho ascoltate per cercare di capire quali sono i disagi e anche per avere da loro delle idee per migliorare.”

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