Molto amato dai residenti, richiama numerosi partecipanti con esibizioni di musica tradizionale, e la benedizione degli animali e del pane
La decisione è ufficiale: quest’anno il tradizionale e beneaugurante falò di inizio anno dedicato a san Antonio Abate non sarà acceso. Doveva essere, come è sempre stato, un buon auspicio per augurare a residenti e fedeli un 2020 fortunato. Invece resterà spento.
Scelta condivisa
La scelta è stata presa in comune accordo dal circolo sardo Domo Nostra che organizza l’evento e l’amministrazione comunale. “L’appuntamento è stato annullato – ha detto l’assessore Ilaria Ravasi – in considerazione dell’aumento preoccupante dei livelli di Pm10 nell’aria. Il nostro vuole essere un piccolo sull’inquinamento, tema che in questi giorni sta allarmando per gli altissimi valori di smog registrati”.
La ricorrenza
La ricorrenza rappresenta un momento storico, culturale, artistico–folcloristico, soprattutto dei residenti di origine sarda, poi dell’intera cittadinanza. Nato come rituale pagano, questa tradizione è confluita nella festa religiosa in onore di Sant’Antonio Abate, patrono degli animali e santo protettore dalle avversità del fuoco.
La benedizione degli animali
Il falò avrebbe dovuto essere acceso sabato 18 gennaio all’interno dell’area Intervol in via Don Sturzo, al quartiere Tessera. Tradizionalmente è un evento molto amato dalla popolazione sarda di Cesano, che richiama numerosi partecipanti con esibizioni di musica tradizionale, benedizione degli animali e del pane e tavoli dove gustare del buon cibo.
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