giovedì - 2 Maggio 2024
HomeAttualitàCesano, centro raccolta rifiuti ingombranti: dopo due anni stessi problemi, ancora più...

Cesano, centro raccolta rifiuti ingombranti: dopo due anni stessi problemi, ancora più degrado

Sotto la lente ci sono le condizioni di lavoro degli addetti, la sicurezza, e gli accessi

centro raccolta rifiuti

 

Sono diverse le polemiche sorte  intorno al centro raccolta comunale dei rifiuti ingombranti di via Vespucci a Cesano Boscone e durano almeno dal 2021, cioè da quando l’allora consigliere comunale Gianluigi Monico, aveva posto due interrogazioni in Consiglio comunale. Quello è il momento che conferisce una data ufficiale, la data da cui nessuno può più dire che non sapeva. Prima di proseguire, precisiamo che abbiamo contattato il Comune chiedendo di darci una propria e più recente visione del problema, ma ha tempi di risposta così lunghi che si rischiava di aspettare in eterno. Pubblicheremo lasua  versione, quando, e se, avrà qualcosa da replicare.

Oggetto del contendere

Oggetto del contendere sono le condizioni di lavoro degli addetti, la sicurezza, e gli accessi. Allora per fare Il punto è necessario riferirsi a quanto  risposto in consiglio comunale alle interrogazioni poste nel 2021. Dopo due anni non sembra essere cambiato alcunché e questa volta, abbiamo potuto toccare con mano negli ultimi giorni, tutti i rilievi che erano già oggetto delle interrogazioni consiliari. Gianluigi Monico si era accorto di questi problemi perché professionalmente si era già occupato di gestione e diritti dei lavoratori e di organizzazione del lavoro.

foto 2

Partiamo dagli accessi

La raccolta di rifiuti ingombranti ha un fine di protezione ambientale. Si tratta di tutti quei rifiuti che sfuggono per tipologia alla raccolta domestica. Ci sono gli sfalci del verde di parchi e giardini, ci sono i rottami di ferro, gli elettrodomestici, i mobili vecchi e i rifiuti edili, gli olii esausti e altro. Se sfalci, ferraglia, elementi di elettrodomestici e qualche altro rifiuto possono essere considerati un’entrata, dato che la cooperativa che gestisce la piazzola li vende e l’introito va, generalmente, a diminuire i costi di smaltimento dei rifiuti registrati nel bilancio comunale.

Gli altri rifiuti

Non è la stessa cosa per quello che riguarda i rifiuti edili e gli olii esausti, o le pile consumate, che hanno un costo di trattamento elevato. Possono occuparsene infatti solo ditte specializzate e strettamente controllate. Il costo di questi smaltimenti incide sul bilancio comunale, al capitolo che riguarda i rifiuti, come un’uscita. Per questi motivi, dato che la tassa sui rifiuti è pagata dai cittadini di Cesano Boscone, è nell’interesse di cittadini e Comune che l’ accesso al centro di raccolta sia concesso solo a chi risiede a Cesano Boscone.

Una vecchia serratura in ferro

Ci siamo recati, qualche giorno fa, al centro di raccolta con in mano una vecchia serratura di ferro. Non siamo residenti ma l’entrata in auto è stata tranquilla e nessuno ha controllato le identità. Non c’è sbarra all’ ingresso e nessuna tessera da mostrare. È facile aggirarsi ovunque senza controllo e buttare, o prendere, qualunque cosa. Infatti, quando un oggetto viene portato e buttato in discarica diviene proprietà del Comune, che acquisisce il diritto di venderlo. Perciò, portare via oggetti dalla discarica è un furto e un danno al patrimonio comunale. In tutti i comuni, per questo motivo, le piazzole hanno una sbarra che si apre solo per i residenti che strisciano la loro tessera sanitaria.

Ci sono gli zingari e non so dove metterli

Non si capisce come mai gli “zingari”, citati nella risposta dell’amministrazione comunale all’interrogazione ad una domanda che riguardava le protezioni dai continui furti alla piazzola ecologica, continuino ad abbattere la recinzione. Entrare dall’ingresso principale è così facile! ”E’ una situazione che avviene solitamente da parte di zingari che recuperano all’interno dei cassoni materiale di vario genere per poterlo rivendere. È in corso la riparazione della recinzione perimetrale che è stata ancora una volta diversa per poter accedere facilmente dalle parti più nascoste”, rispondevano nel 2021. Come detto, dopo due anni non è cambiato nulla.

Le condizioni di lavoro degli addetti

La piattaforma è aperta ogni giorno, ma non c’è una tettoia che consenta agli addetti di ripararsi da pioggia, vento e sole e la casetta che dovrebbe essere un ufficio, e una guardiola di controllo, è in condizioni strutturali indecenti, ingombra di ogni cosa. Chi si aspetta che in una struttura di proprietà di un comune all’avanguardia nel rispetto dei diritti dei diversi vi sia un bagno per i diversamente abili resterà deluso. Non c’è. Quello che c’è, e che dovrebbe servire anche ai cittadini, è in condizioni tali che anche i normodotati hanno delle difficoltà a usarlo. A fianco del wc riposano, ormai in pace, una bombola del gas, di vecchissimo modello e speriamo vuota, e alcuni estintori, uno dei quali riporta la targa con la data dell’ultima revisione effettuata, nel 2005.

Gli estintori

Speriamo non siano gli estintori obbligatori per legge, ma solo dei rifiuti che non trovavano posto nei cassoni e destinati ad essere smaltiti. Che siano in bagno è però perlomeno eccentrico. Il tubo dello scarico dell’acqua del wc è talmente anziano che sembra volersi disfare da solo da un momento all’altro. Probabilmente lo sta facendo dall’interno perché non si è stati in grado di comprendere che materiale componga il deposito, nerastro e con qualche bagliore di rosso scuro e verdastro, che incrosta ampiamente il wc. Se un ispettore della Ast visitasse la struttura, creerebbe dei seri problemi al proprietario, in tema di gestione dell’igiene, della sicurezza e dei condizioni di lavoro civili per gli addetti. Lascia perplessi che sia una struttura comunale aperta al pubblico in queste condizioni.

Il capitolato

Fra altre cose, nel 2021 era stato chiesto se l’amministrazione comunale riteneva che il locale, in cui i lavoratori sostano e consumano il pranzo, rispetti tutte le norme igieniche e, se carenti, quando si pensava di intervenire. La risposta, puntualmente distribuita ai consiglieri dall’assessore Pozza, era stata che ”il capitolato del contratto con il gestore prevede fra i suoi obblighi di pulire costantemente il locale destinato al personale addetto, compresi i servizi igienici, disinfestare e trattare periodicamente le attrezzature, i contenitori, i locali destinati al personale addetto, ivi compresi i servizi igienici, e nel complesso l’intera area della piattaforma”. Quindi già dal 2021, l’amministrazione comunale se ne lavava le mani, probabilmente non nel lavandino dei servizi igienici della piazzola ecologica.

Le inferriate anti intrusione

Il dubbio che conoscano le condizioni in cui lavorano gli addetti, però, lo abbiamo. Infatti nella stessa interrogazione, quando Monico chiedeva perché non erano stati adottati gli approntamenti tecnici per evitare i continui furti, hanno risposto che “la porta della guardiola è sempre chiusa a chiave e le finestre sono dotate di inferriate antintrusione, mentre la recinzione a delimitazione dell’area è continuamente riparata. È evidente che la posizione della stessa piattaforma, peraltro circondata da verde, offre molte possibilità per tutti coloro che impropriamente si introducono.”

La sicurezza

Dopo aver visto degli estintori nel gabinetto, ci si è aggirati nella piazzola alla ricerca di quelli veri che dovrebbero stare nelle posizioni previste dal piano di sicurezza approvato dai Vigili del Fuoco, come avviene per qualunque azienda o per qualunque luogo aperto al pubblico. Non li abbiamo trovati, però abbiamo trovato i resti consumati dal tempo dei ganci murari, cui avrebbero dovuto essere appesi, e dei cartelli in metallo che indicavano la natura di strumenti per spegnere le fiamme. Nell’interrogazione pubblica, di cui di cui siamo venuti in possesso, si chiedeva quali erano le regole da seguire, da parte dei consiglieri comunali, per effettuare il loro diritto di controllo sulle strutture pubbliche pubbliche e dov’era la postazione di distribuzione per il ritiro dei dispositivi di protezione individuale, che per legge devono essere messi a disposizione dei lavoratori e di chi visita ufficialmente la struttura.

I Dpi

La domanda doveva aver colto di sorpresa l’architetto Biffi, che aveva risposto a quella interrogazione. “non credo che ci sia una norma, in ambito sicurezza, in merito alle visite dei consiglieri sui luoghi di lavoro, non è che siamo tenuti a fornire Dpi a soggetti terzi, ove siano necessari”. Non continuiamo per non infierire: se non si sono resi conto che se una struttura pubblica non ha gli estintori nel punto in cui dovrebbero essere, è difficile che si rendano conto che non si stava parlando di mascherine, ma di guanti e di caschetti antinfortunistici.

La risposta del comne

Dopo la pubblicazione dell’ articolo, il comune ha inviato alla redazione questa nota:

La piattaforma ecologica doveva essere spostata e realizzata in un altro luogo. Per questo e per non disperdere quindi risorse pubbliche non sono stati fatti alcuni interventi già pianificati con il gestore. Per quanto riguarda gli estintori e la bombola, occorre tenere presente che si tratta di rifiuti abbandonati sul territorio e stoccati in piattaforma. Altra cosa sono i dispositivi di sicurezza antincendio di cui è dotata l’isola ecologica e che sono tutti regolarmente verificati.
Sulla questione del controllo dei documenti al momento dell’accesso, non è escluso che gli operatori conoscano la persona e quindi abbiano omesso di chiederli. Su questo, gli uffici hanno inviato il responsabile a preoccuparsi che le procedure vengano eseguite correttamente.Per quanto riguarda invece la manutenzione del bagno, l’ente valuterà il da farsi in seguito agli sviluppi di un piano di lottizzazione che prevedeva la realizzazione della nuova piattaforma.

Seguici sulla nostra pagina Facebook

condividi

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

PIÙ POPOLARI

Sbruzzi Birrificio Barba D'Oro ortopedia INZOLI Officina Naviglio Sport Auto Testori Sai Barcelo Viaggi Commercialista Livraghi
Sbruzzi Birrificio Barba D'Oro ortopedia Commercialista Livraghi INZOLI Officina Naviglio Sport Auto Testori Sai Barcelo Viaggi