Che i rapporti tra gli agenti della Polizia locale e l’amministrazione comunale di Buccinasco non siano idilliaci si sapeva. Motivo del contendere? Il progetto di comando unificato tra Corsico e Buccinasco promosso dai sindaci di entrambe le città. L’affaire, si è arricchito di un nuovo episodio- Dopo lo sciopero proclamato dai sindacati per la giornata di ieri, per garantire la sicurezza della parata di Carnevale tenuta a Buccinasco, è stata chiamata la Protezione civile.
Compiti stravolti
Allo sciopero hanno aderito tutti gli agenti in servizio in città, tranne quelli in servizio obbligatorio, meno uno. La scelta dell’amministrazione ha fatto infuriare ancora di più rappresentanti dei lavoratori che hanno denunciato: secondo il Codice della strada i compiti della Protezioone civile sono altri e in nessun caso può essere utilizzata come servizio di scorta per garantire la sicurezza della circolazione e la tutela e il controllo dell’uso della strada.
Scambio di ruolo
L’amministrazione buccinaschina, per garantire un minimo di sicurezza stante l’astensione dal lavoro degli agenti, avrebbe quindi utilizzato un “escamotagage” non previsto dalle norme. Secondo Sergio Bazzea del Sulpl, “I servizi di polizia stradale sono servizi di polizia stradale e non di protezione civile”. In poche parole, le organizzazioni di volontariato non rientrano nell’elenco dei soggetti che possono “espletare tali servizi” e pertanto i volontari di protezione civile non possono in nessuna circostanza svolgere le attività che sono tipiche della Polizia locale.
Le iniziative
La contestazione alle scelte della giunta Pruiti potrebbe arrivare sino alla Prefettura di Milano che in questi ambiti, la maggior parte delle, volte non interviene. “Ma noi, – assicura Bazzea – stiamo studiando altre iniziative””