venerdì - 29 Marzo 2024
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Appalti pubblici a Cesano: il M5stelle minaccia il ricorso all’autorità anticorruzione

Dura la replica del sindaco Negri: si appellano a regole che alla data dell’appalto non erano in vigore

È guerra aperta tra Movimento 5 stelle e il sindaco di Cesano Simone Negri. Oggetto del contendere un comunicato stampa diffuso dai grillini in cui si minaccia, se non si farà chiarezza in merito a un appalto sulla manutenzione di strade e giardini, di rivolgersi all’Autorità anti corruzione. Negri da parte sua rigetta le accuse con un altrettanto duro comunicato e pretende le scuse del Movimento.

I controlli

La questione non è di poco conto e in clima di campagna elettorale ognuno difende le proprie posizioni. Partiamo dai cinque stelle che “ nel corso delle abituali operazioni di controllo degli atti compiuti dall’amministrazione in carica, ha richiesto l’elenco dei subappalti concessi per le opere di rifacimento e manutenzione di strade e marciapiedi”.

Possibili anomalie

Un lavoro che ogni opposizione dovrebbe fare sistematicamante. Questa volta “dall’analisi di tale documentazione è stata riscontrata una possibile anomalia nella concessione di un subappalto”. Di conseguenza “ è stata depositata un’interrogazione urgente per capire come mai l’amministrazione abbia concesso, in un solo giorno, al vincitore della gara la possibilità di subappaltare dei lavori al secondo classificato in gradutoria. Ciò in apparente violazione con quanto stabilito dal codice degli appalti”.

La minaccia

In chiusura i Cinque stelle minacciano “Nel caso in cui non venissero prodotte idonee giustificazioni sui tempi dall’amministrazione comunale, verrà inviata una segnalazione all’autorità anti-corruzione per le verifiche del caso.”

A muso duro

Apriti cielo. Simone Negri, sempre molto sensibile quando si tratta di elezioni che potrebbero costargli  la poltrona di primo cittadino di Cesano, replica a muso duro “Nell’interrogazione – scrive in un suo comunicato – il Movimento 5 stelle parla di violazione di codice degli appalti, peccato faccia riferimento a una norma che nel 2016, epoca  dell’atto in questione, non era ancora in vigore”.

Chiedere scusa

“Adesso – chiosa il sindaco – il Movimento chieda scusa non a me, ma ai tecnici comunali che sono stati offesi da questa caccia alle streghe che ha messo in atto irridendo le istituzioni e additando persone serie e oneste sui giornali senza aver verificato la puntualità delle loro accuse”.

Uno scivolone

La querelle, come è prevedibile rischia di trascinarsi a lungo anche perché il portavoce dei 5 stelle ha dichiarato: “da quando abbiamo cominciato a svolgere il nostro ruolo di opposizione abbiamo sempre vigilato sul rispetto delle regole, francamente quando abbiamo messo insieme i pezzi del puzzle siamo rimasti alquanto esterrefatti; quindi se venisse confermata questa violazione, saremmo di fronte ad un pesante scivolone della Giunta Negri che dimostrerebbe come questa giunta non è sempre stata in grado di garantire un costante ed efficace controllo sulle procedure legate agli appalti pubblici”. Il dato è tratto. La battaglia (elettorale) può cominciare.

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