venerdì - 26 Aprile 2024
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Il Pd alle grandi manovre: con Agogliati perdiamo Rozzano

I democratici milanesi starebbero premendo (o avrebbero premuto) su Caterina Mallamaci affinché accetti la candidatura a sindaco da parte del centrosinistra

La notizia non è nuova, ma si arricchisce di ulteriori argomenti, retroscena, sfaccettature. Il Pd milanese, quello che lasciato per strada Bussolati e che è stato affidato a Silvia Roggiani, ha una paura matta di perdere, dopo Sesto san Giovanni, Cinisello Balsamo, Corsico e altre roccheforti della sinistra, anche Rozzano.

L’incontro segreto

Ed è quello che teme di fare se il candidato sindaco sarà Barbara Agogliati. Per questo motivo, lo scorso 1 febbraio, si sarebbe tenuto un incontro segreto al quale avrebbero partecipato Mimmo Merlo,  Caterina Mallamaci, il marito e altre due personaggi politici rozzanesi.

Il documento

I cinque avrebbero lavorato a un documento unitario, su imput della nuova direzione  Pd metropolitano,  che coinvolgesse più forze possibili a sinistra per indire delle primarie all’interno del Pd rozzanese. La scelta sarebbe stata determinata dal forte imbarazzo (eufemismo) in casa Pd per gli  ultimi avvenimenti rozzanesi, compreso le partecipate fallite (Api) o dissestate (Area Sud) oppure in difficoltà (Ama).

Tagliare con il passato

L’obiettivo? Tagliare con il passato e dare una discontinuità vera e reale. La stessa idea sarebbe stata caldeggiata ufficiosamente dal sindaco Sala in enorme sofferenza  per le vicissitudini che vedono coinvolto il suo assessore Agogliati nella giunta metropolitana.

Candidata azzoppata

Ai cinque “carbonari” sarebbe stata chiesta una relazione sul territorio, fuori dalle fonti ufficiali, e la promozione di incontri con chi fosse disponibile a questo scenario. La paura era ed è tale che nel Pd non vorrebbero trovarsi una candidata azzoppata o magari con un avviso di garanzia in corso. I vertici del Pd sarebbero terrorizzati anche dalle minacce politiche che periodicamente D’Avolio lancia nei confronti dell’Agogliati.

Investitura ufficiale

Dai contatti sarebbe emerso che l’unica candidata in grado di compattare il fronte di sinistra, era ed è Caterina Mallamaci, la quale, memore delle primarie del 2014 quando strani giochi di potere la videro soccombere proprio a favore della Agogliati, avrebbe chiesto l’investitura ufficiale dell’intero Pd a guida Roggiani. Nelle due settimane successive a quell’incontro segreto si sarebbero tenuti numerose riunioni e colloqui semi ufficiali. Sentita puzza di bruciato, lo stesso sindaco avrebbe chiesto alla Mallamaci di formare un ticket con il quale presentarsi di fronte agli elettori. 

L’autocandidatura

Ottenuto il netto rifiuto della Mallamaci, la Agogliati sarebbe partita in quarta autocandidandosi alla corsa alla poltrona. I manifesti fatti affiggere nei giorni scorsi per le strade di Rozzano, sarebbero un mettere il carro avanti ai buoi, per far trovare il direttivo provinciale del Pd davanti al fatto compiuto.

Corsa folle

Ancora oggi nei democratici c’è chi è convinto che il partito non può continuare nella corsa folle alle elezioni gravato dal possibile giudizio della Procura (soprattutto dopo l’articolo pubblicato sul Corriere della sera a firma Giuzzi) e che invece sarebbe meglio ricorrere all’unico candidato libero e presentabile, ovvero la Caterina Mallamaci, disponibile all’investitura ma solo con il rinnovamento della classe politica locale e l’appoggio del Pd milanese.  

La verità di Mimmo Merlo

A proposito dell’articolo riportato qui in alto, abbiamo ricevuto una lettera sottoscritta dal Mimmo Merlo, uno dei protagonisti della riunione tenutasi il 1 febbraio scorso. Merlo, conferma l’incontro, ne smentisce i contenuti. Contenuti che invece le nostre fonti confermano. Che siano i lettori a farsene un proprio giudizio.

 Egregio Direttore

L’articolo da voi oggi pubblicati sotto il titolo ‘Pd alle grandi manovre: con Agogliati perdiamo Rozzano’ si riporta fatti ed eventi che non hanno alcuna corrispondenza con la realtà, e che vengono strumentalmente buttati nel tritatutto delle schermaglie preelettorali da chi vi ha interesse. Poiché vengo chiamato impropriamente in causa, riconduco a verità i fatti accaduti. Io ho proposto alla Segretaria metropolitana del PD, a seguito di una sua sollecitazione a fare quadrato tra le forze politiche di centro sinistra per provare a prevenire il rischio che a Rozzano, il centro sinistra potesse finire all’opposizione, di incontrare Caterina Mallamaci, che aveva concorso contro l’attuale sindaco di Rozzano, alle primarie del 2014. La conseguenza fu, che a seguito di frustranti comportamenti subiti, addebitabili al precedente Sindaco D’Avolio e dalla maggioranza di partito, l’ex assessore decise di ritirarsi dalla politica. L’incontro ha comportato solamente una narrazione di fatti, avulsa da ogni riferimento elettorale e tanto meno si è parlato di candidature anche perché non ipotizzate e soprattutto escluse in premessa dalla narrazione di Mallamaci; una narrazione ispirata solo dalla ricerca di una solidarietà umana e politica che il PD le aveva negato. Il documento che si cita nel vostro articolo, è un documento  precedente, proposto alle forze politiche per un avviare un confronto senza pregiudizi, il cui fine era e dovrebbe rimanere quello della ricerca una convergenza che vada oltre le scorie del pregresso da parte di tutti e la definizione di obiettivi condivisi e impegnativi per creare inclusione, anche, se nel caso, ricorrendo ad una differenziazione elettorale, ma convergente nell’obiettivo di contrastare il rischio di un bipolarismo competitivo tra Lega e 5 Stelle, come si potrebbe temere  dai riscontri delle precedenti elezioni regionali.

Per la correttezza informativa e nel rispetto delle persone citate, devo ulteriormente aggiungere che alla mia richiesta a Caterina Mallamaci di una sua eventuale disponibilità a guidare una lista civica, finalizzata ad evitare dispersione elettorale a sinistra, la risposta è stata inequivocabile, di indisponibilità.

La rimozione di quell’articolo s’imporrebbe, e comunque la pregherei di pubblicare questa smentita e se in futuro, le citassero fatti che mi dovessero coinvolgere le sarei ulteriormente grato se ne verificasse a priori la coerente corrispondenza.

Cordiali saluti

Mimmo Merlo

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2 Commenti

  1. Gentilissimo direttore, noto che lecitamente ripropone le sue fonti senza porsi il dubbio tra aspirazioni e realtà. Non vi e’ dubbio che ci sia a Rozzano una grande stima per Caterina Mallamaci, ma vi e’ anche l’indisponibilita’ della stessa a contrapporsi con l’attuale sindaco sia per ragioni politiche e sia personali. Questa è l’unica verità. Le altre sono aspirazioni di singoli o fantasie, come quella di descrivere una presunta improvvida segretaria del PD che offra candidature a persone che incontra per la prima volta. E’ vero che la politica e’ scaduta ma non fino a questo punto e proprio per il venir meno dell”empatia dei partiti che la stragrande maggioranza delle amministrazioni comunali della città metropolitana sono espressione di liste civiche.

  2. Sarà l’imminente campagna elettorale a dirimere la tanto a cuore a Beppe Merlo e alla stessa segreteria PD. Nel frattempo io con la mia lista Città Nova mi sono schierato con l’ex sindaco D’avolio con l’evidente scopo di capire tutte le colpe amministrative se sono di natura oggettiva (personale) o soggettive (partito). E questo ricadrà anche per le comunali di Milano 2021. La parola agli elettori…giurati.

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