Era senza fissa dimora, viveva a bordo di un’utilitaria parcheggiata in zona Lorenteggio, ma aveva appena prenotato una camera in un hotel a Cusago per nascondere un importante carico di droga. Un italiano di 36 anni, con precedenti penali, è stato arrestato ieri dagli agenti della Polizia di Stato per detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio.
Il fermo è avvenuto nell’ambito di un servizio di controllo mirato al contrasto del traffico di droga nei quartieri Baggio e Giambellino, dove da tempo la Polizia sta monitorando una serie di movimenti sospetti legati allo spaccio di cocaina e hashish. Durante l’attività di pattugliamento e grazie a un’indagine info-investigativa, gli agenti del Commissariato Lorenteggio hanno notato l’uomo aggirarsi in via Carlo Troya e hanno deciso di fermarlo per un controllo. All’interno della vettura – utilizzata come abitazione – sono stati trovati materiali per il confezionamento delle sostanze stupefacenti, tra cui buste in cellophane, bilancini di precisione e nastro adesivo. Ai poliziotti, l’uomo ha spiegato di non avere una casa e di dormire nella macchina da tempo, muovendosi tra le zone periferiche di Milano.
Ma a insospettire gli agenti è stata la prenotazione recente di una camera d’albergo effettuata dallo stesso soggetto in una struttura ricettiva di viale Europa a Cusago, prenotazione effettuata solo poche ore prima. Ritenendo che potesse esserci un collegamento con l’attività di spaccio, i poliziotti si sono recati immediatamente sul posto e, ottenuta l’autorizzazione, hanno proceduto alla perquisizione della stanza. La scoperta non ha lasciato dubbi: circa due chilogrammi di cocaina purissima erano stati nascosti sotto il materasso del letto. La droga, già suddivisa in involucri, avrebbe potuto fruttare decine di migliaia di euro una volta immessa sul mercato.
Il 36enne è stato arrestato in flagranza di reato e condotto in carcere in attesa della convalida da parte dell’autorità giudiziaria. Le indagini proseguono per accertare se l’uomo operasse in autonomia o se fosse collegato a una rete più ampia di spaccio attiva nel milanese, anche attraverso l’utilizzo di strutture alberghiere e automobili come depositi temporanei.
L’ombra dello spaccio tra Lorenteggio, Baggio e Cusago
L’arresto si inserisce in un contesto più ampio di operazioni che la Polizia di Stato sta conducendo nelle zone di Giambellino e Baggio, quartieri storicamente sensibili per quanto riguarda il microspaccio, ma dove non mancano collegamenti con traffici di più ampia portata. Il caso di Cusago conferma inoltre una tendenza in crescita: l’utilizzo di hotel, bed & breakfast e altre strutture temporanee come luoghi di stoccaggio per la droga, scelti da chi cerca di tenersi lontano dai riflettori, soprattutto se senza una residenza stabile.
Le forze dell’ordine ribadiscono la necessità di collaborazione tra istituzioni, cittadini e gestori di strutture ricettive, spesso inconsapevoli del ruolo che i loro spazi possono giocare nell’ambito delle attività illecite. Nel frattempo, la Polizia continua a monitorare il territorio, promettendo nuovi controlli nelle prossime settimane. L’obiettivo resta quello di colpire non solo i piccoli spacciatori, ma anche i canali logistici e distributivi che alimentano il traffico di droga nell’hinterland milanese.