
È bastato un solo anno alla buccinaschina Viola Arioli per compiere un’impresa straordinaria: diventare campionessa italiana di salto triplo nella categoria Under 18. Il trionfo è arrivato ieri sulla pedana di Rieti, al termine di una gara intensa e combattuta contro avversarie di alto livello. Ma è stata Viola a spiccare il volo più lungo: 12 metri e 38 centimetri le sono valsi il gradino più alto del podio.

Un risultato sorprendente se si considera che la giovane milanese ha iniziato a praticare questa disciplina soltanto un anno e mezzo fa. Prima di allora, per quasi un decennio, è stata una promettente atleta di ginnastica artistica agonistica. Ma il suo corpo “cresciuto troppo”, come racconta chi la conosce bene, ha cominciato a porre ostacoli. Una serie di infortuni l’ha costretta a ripensare il proprio futuro sportivo.
La svolta è arrivata per caso, durante una delle manifestazioni del progetto “Il ragazzo più veloce di Milano”, ideato e promosso dall’ex assessore allo sport di Assago, Marco La Rosa. In quell’occasione, alcuni tecnici della Riccardi 1946, storica società milanese di atletica, hanno notato le sue doti naturali. Da lì è cominciata la sua avventura con l’atletica leggera, e in particolare con il salto triplo.
I primi allenamenti con il coach Michael Palacio, , le prime gare, i primi risultati. Poi il grande balzo, ieri a Rieti. «Oggi mi sono sentita subito a mio agio, già dal primo salto – ha raccontato Viola a pocketnews.it –. Poi è stato difficile mantenere la concentrazione, ma alla fine ho tirato fuori il meglio da me stessa contro avversarie dello stesso alto livello. Forse sono stata capace di gestire meglio di loro l’ansia di fronte a un risultato importante».
Viola Arioli è una Under 18 con la testa sulle spalle, dotata di talento, costanza e una passione contagiosa per lo sport. La Federazione stessa ne riconosce il potenziale e guarda con attenzione al suo percorso. Ma Viola non dimentica gli studi: frequenta il Liceo linguistico Stetti Carraro a Milano e riesce a conciliare perfettamente scuola e sport, con determinazione e disciplina.
Ora si gode qualche giorno di meritato riposo. Come premio per la sua impresa, i genitori Davide e Cinzia Arioli le hanno regalato una mini-vacanza a Palermo, ospite di un’amica. Tre giorni per ricaricare le energie, prima di tornare a inseguire altri sogni. Con i piedi a terra, certo, ma sempre pronta a spiccare il prossimo volo.