Era tornato a Trezzano dal suo buen ritiro a Selvino una decina di giorni fa. Non voleva mancare alla festa della “sua” Polisportiva. Il giorno prima delle elezioni ha cominciato a sentirsi male. Si è subito recato in ospedale dove gli hanno diagnosticato dei diverticoli, che si formano sul tubo digerente o sulle pareti intestinali a livello del colon. Il giorno dopo è stato meglio ed è tornato tra i suoi amici. Il disagio fisico gli è però tornato ancora più inteso. Ha deciso di approfondire e si è ripresentato in ospedale. Un ictus lo ha colpito mentre era in attesa di essere visitato. Trasferito in terapia intensiva, non ha reagito alle cure.
L’ultima anima di Trezzano
Così è morto, ieri sera, Arrigo Silvagni, 86 anni, una delle ultime anime di Trezzano. Per lungo tempo presidente della Polisportiva, da sempre ha operato per permettere a ragazzi e ragazze della città di dedicarsi agli sport preferiti, dal nuoto al basket e poi tennis tavolo, ginnastica e chi più ne ha, più ne metta. Un uomo solare, come solare era il suo viso. Un uomo buono. Un uomo leale nei rapporti con le persone. Non tradiva mai. Aveva un vezzo che illuminava un carattere eccezionale: gli piaceva la buona tavola che condivideva con gli amici di sempre e sempre nuovi amici.
La partecipazione
La sua parabola umana ha segnato un’epoca, a Trezzano: quella dell’inclusione attraverso lo sport nell’eccezione più alta, quella della partecipazione. Sono centinaia i ragazzi che sono cresciuti con questo concetto. Oggi possiamo dire: è il risultato migliore che un uomo di sport e Arrigo lo era, può vantare. È il resoconto della sua vita. Il modo migliore per ricordarlo. A tutti i familiari, Arrigo aveva perso la mogie solo un anno fa, lascia due figlie, le condoglianze della redazione di pocketnews.it. I funerali si terranno domani pomeriggio alle 15 nella parrocchia di San Lorenzo.