Quasi 200 carabinieri sono mobilitati da questa mattina, mercoledì 13 settembre, per arrestare 24 persone residenti in diverse province lombarde. Si tratta di un’operazione contro un grosso traffico internazionale di droga abbinato allo sfruttamento della prostituzione. Il blitz è coordinata dai militari del Comando provinciale di Milano. Gli arresti sono sati decisi dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Milano, su richiesta della locale Direzione distrettuale antimafia.
I clan
l provvedimento è arrivato alla fine di un’indagine avviata dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Milano nell’aprile 2020, dopo l’arresto in flagranza – in Svizzera – di un italiano, sorpreso mentre trasportava in auto 6 chilogrammi di eroina. I risultati dell’indagine hanno poi permesso dii ricostruire la struttura di due diverse associazioni criminali, in affari tra loro, che avevano a capo altrettante famiglie albanesi. Entrambi i clan avevano collegamenti operativi in Albania, basi logistiche in provincia di Milano e ramificazioni in tutto il Nord Italia.
Radici nel Milanese
Nello specifico, l’ordinanza parla dei reati di associazione per delinquere finalizzata al traffico internazionale di sostanze stupefacenti, favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione, rapina ed estorsione. La rete del narcotraffico aveva messo radici nel Milanese, ma era in collegamento costante con l’Albania. Gli arresti sono stati eseguiti nelle province di Milano, Brescia, Bergamo, Cremona, Lecco, Lodi, Mantova, Monza Brianza, Piacenza, Savona, Torino, Varese e Cosenza. Sono state effettuate anche 40 perquisizioni per sequestrare i proventi dell’attività di spaccio. Un giro d’affari che si ipotizza fosse milionario.
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