È l’ennesimo episodio di violenza sulle donne. Su questo, però, regna anche un fitto mistero. I fatti. Ieri mattina, alle 5.22, la centrale operativa del 112 ha ricevuto una chiamata con la richiesta di soccorso: una donna è stata aggredita in piazza Aldo Daccò, nel pieno centro di Gaggiano, fra il Municipio e le scuole. Sul posto è intervenuta un’ambulanza della Croce Verde di Trezzano sul Naviglio, il cui equipaggio ha soccorso una 49enne che presentava alcune tumefazioni. Dopo averle prestato le prime cure, i volontari l’hanno trasportata, in codice giallo, al pronto soccorso dell’ospedale di Magenta.
Il mistero
Sulla vicenda i carabinieri non hanno voluto rilasciare alcuna informazione. Il che avviene in poche occasioni e per poche tipologie di aggressione, le più gravi. Cosa è successo alla donna? Chi l’ha aggredita? Di che nazionalità sono carnefice e vittima e quale relazione li lega? Qual è la gravità delle ferite riportate? Mistero. I militari della radiomobile di Abbiategrasso hanno preferito raggiungere piazza Aldo Dacco con le sole luci blu accese, non hanno utilizzato le sirene. Forse per non creare allarme tra i residenti dato l’orario. Residenti che però hanno le antenne rizzate e che da tempo si lamentano delle notti passate in bianco a causa dei rumori e delle urla degli ubriachi che bivaccano all’aperto, nei pressi di un negozio di Kebab che tiene alzate le saracinesche fino a tardi.
Tutto continua come prima
Alcuni, specie coloro che abitano tra via Roma e via Gramsci, denunciano la situazione. ” Ci siamo svegliati – hanno detto all’inviata di pocketnews.it – con il riflessi delle luci blu che filtravano attraverso i vetri delle finestre, ma non sappiamo cosa sia successo, perchè abbiamo sentito solo le sirene dell’ambulanza che partiva, quando tutto era finito. Abbiamo sentito le urla di un uomo, ma non ci siamo allarmati perché purtroppo siamo abituati. Si chiama il 112 una volta, due, tre. Arrivano, li disperdono, ma poi il risultato non c’è. Quelli tornano e tutto continua come prima, quindi ci si arrende”.
Amaro in bocca
“Anche stamattina, qualche ora dopo l’aggresione alla donna ricoverata a Magenta, c’era un uomo, uno straniero, che camminava in mezzo alla strada, sulla via Roma, a lato del Naviglio e contromano rispetto alle auto. Andava un po’ di qui e un po’ di là. Non sapevamo se intendeva buttarsi nel Naviglio per suicidarsi o se ci sarebbe caduto a causa del troppo alcool, o altro, che aveva consumato. Eravamo perplessi. Dovevamo chiamare l’ambulanza subito o aspettare il tonfo in acqua? Quando fanno così sono un vero pericolo, perchè se in auto, scendendo dal ponte o arrivando dalla parte opposta, si ha la visuale ridotta magari da un altro veicolo, si rischia di investirli e far loro del male”. In tutti gli intervistati c’è un po’ di amaro in bocca. Raccontano della rassegnazione che provano di fronte ad una situazione di degrado che ha colpito una delle più belle cittadine che sorgono ai lati del Naviglio.