
Ci hanno provato senza tener conto che avrebbero potuto provocare degli incidenti e soprattutto senza tener conto della reazione della polizia. Si è vissuta una mattinata di tensione in via Cagni a Milano davanti alla caserma Annarumma, sede distaccata da oltre un anno degli sportelli dell’ufficio Immigrazione della questura. Durante la notte, si sono radunate almeno 700 persone, stranieri in attesa di richiedere asilo ed è stato necessario utilizzare dei lacromogeni per disperdere un gruppo di facinorosi che ha tentato di evitare la lunghissima coda.
In coda da venerdì
La questura ha fatto sapere in una nota distribuita pochi minuti fa che “la situazione è stata attentamente monitorata, fin dal pomeriggio dello scorso venerdì, quando si erano registrati i primi arrivi, attraverso servizi di ordine pubblico opportunamente predisposti, che hanno tenuto a debita distanza dalla struttura i cittadini extracomunitari divenuti via via sempre più numerosi”.
Il lancio di lacrimogeni
All’alba di oggi, lunedì 22 gennaio, però un gruppo di migranti, per lo più egiziani, avrebbe cercato di sistemarsi davanti alla porta di accesso, “in maniera repentina e compatta, richiedendo un intervento deciso della forza per evitare contatti diretti con altri gruppi di immigrati” che avrebbero potuto compromettere la sicurezza di tutti i presenti. Così la polizia ha fatto ricorso “al lancio di lacrimogeni a mano, che, effettivamente, ha consentito di disperdere subito i facinorosi e di poter poi avviare regolarmente le operazioni di accesso”.