mercoledì - 24 Aprile 2024
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Romano Banco: dopo la bruciante sconfitta con lo Zibido san Giacomo, le parole di fuoco di mister De Falco

La pesante debacle (2 a 5) sul campo di via Emilia, ha lasciato profonde ferite nell’allenatore che accusa alcuni giocatori di mancanza di professionalità

“Abbiamo perso meritatamente!”. È il primo commento di Antonio De Falco, mister del Romano Banco, società di Buccinasco ai vertici della classifica del girone T del campionato di Seconda categoria, sconfitto con un clamoroso 2 a 5 sul campo amico di via Emilia, dal Zibido san Giacomo. Una sconfitta che, per come è arrivata,  gli ha fatto molto male e gli  ha lasciato un profondo senso, non di delusione, di amarezza. Un’amarezza che  lo ha fatto pensare alle dimissioni.

Un’amarezza che il mister ha esternato usando parole di fuoco nei confronti di alcuni suoi giocatori.  “È una sconfitta – ha proseguito – che è iniziata in settimana e che mi ha fatto capire perché il Romano Banco non ha mai vinto alcunché nella sua storia. Ci sono calciatori che preferiscono andare a farsi un week end invece di presentarsi al campo per giocarsi con i loro compagni tutte le possibilità di conquistare un risultato straordinario”.

“Ce ne sono altri – ha continuato – che hanno già detto che a maggio non saranno disponibili sia che si affrontino i play off, sia che si debba compiere un ultimo sforzo per la promozione in Prima categoria. Alcuni non sono abituati a lavorare sotto pressione. Un conto è allenarsi per conquistare il primo posto, un conto è farlo per  vivacchiare al quinto posto”.

Lo sfogo è proseguito: “Peccato. Forse non sono bravo a gestire situazioni di questo tipo ma rischiamo, dopo tanti sacrifici, di non centrare un traguardo storico per la società: è la prima volta che si trova in testa alla classifica e, a causa di dinamiche che non riesco a comprendere, corriamo il rischio di vanificare ogni sforzo fatto sin ora. Forse avrei bisogno dell’aiuto della società per far pressione sui ragazzi affinché si rendano conto dell’opportunità che hanno: iscrivere il proprio nome nel primo importante traguardo raggiunto in tanti anni di vita”.

“Oggi il Zibido ha vinto meritatamente la partita, domenica affronteremo l’Aprile 81 e non credo che cambi qualcosa, se il gruppo non è disposto a soffrire: le gare si vincono il martedì e durante gli altri giorni in cui ci si allena. Oggi perdevano 2 a 0 dopo venti minuti, lo stesso è capitato la settimana scorsa con il Buccinasco. Non è un caso. Sette giorni fa siamo riusciti a recuperare, oggi il Zibido aveva più fame di noi e ci ha letteralmente dominati”.

Il suo è un preludio alle dimissioni? Al momento sembra essere un’allerta lanciata alla società affinché gli dia una mano a sciogliere ogni riserva e a intervenire dove è necessario. “Ho due bambini piccoli e una moglie cui chiedo notevoli sacrifici. Per tre, quattro giorni alla settimana rinuncio a loro per occuparmi della squadra. Alcuni giocatori, invece, stanno mancando di rispetto al sottoscritto, ai loro compagni e alla società. Sono molto provato: io ci tengo a vincere, alcuni di loro no!”

“Non so cosa accadrà nei prossimi giorni.- è la conclusione dello sfogo –  Spero di non essere lasciato solo. Vorrei che tutti avessimo lo stesso obiettivo: vincere il campionato. Ma senza sacrifici è un traguardo che non si potrà  raggiungere. Se fallissimo, avremmo sprecato un anno intero di lavoro. È una prospettiva che non voglio nemmeno prendere in considerazione”.

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