Il Nevada calcio continua a remare controcorrente e sta facendo di tutto per evitare di fasi inghiottire dalle sabbie mobili della zona play out. Quella di ieri poteva essere l’occasione per considerarsi fuori dal pericolo, invece non è andata come per una mezz’ora sembrava andare. L’ 1 a 1 finale, ottenuto fuori casa con il Villapizzone, terz’ultimo in classifica, lascia ancora spazio a spifferi velenosi.
Il vantaggio
La gara, non bella sotto il profilo tecnico, ha comunque offerto azioni dell’una e dell’altra formazione. È stato il Nevada ad andare in vantaggio al ’14 con un gran tiro dai 35 metri di Tommaso Evangelisti che si è insaccato sotto la traversa. Al ’17, i buccinaschini avrebbero potuto raddoppiare: dopo aver rubato palla a centrocampo, Pansini ha visto il portiere fuori e ha tentato il gol da metà campo. La palla è finita fuori di poco. Fosse entrata in porta sarebbe stato un eurogol.
Pareggio di rigore
Due minuti dopo occasione per il Villapizzone che ha colpito la traversa da fuori area. Al ’20 il portiere bianco verde Coppetta ha sventato una nuova occasione per i padroni di casa. Dopo la traversa, i giallo-viola hanno colpito il palo. Sul finire della prima frazione di gioco, la pressione dei milanesi ha raggiunto l’obiettivo: l’arbitro ha concesso un rigore per un tocco di braccio in area. Coppetta ha parato ma sulla ribattuta il Villapizzone ha pareggiato.
Le espulsioni
Il secondo tempo è cominciato con una clamorosa azione gol che si è sviluppa in profondità con un lancio che ha pescato Sansone in corsa solo davanti al portiere, purtroppo il bianco verde ha perso il tempo di battuta e si è fatto rimontare da un difensore. Peccato. Come un peccato è stato l’annullamento di un gol per un fuorigioco dubbio di Evangelista che di testa ha insaccato una palla da calcio d’angolo. I buccinaschini hanno continuato ad attaccare. Al ’12 occasione di Pansini, al ’16 grande parata del portiere di casa su tiro di Pansini. La partita è finita qui perché dopo dieci minuti l’arbitro ha espulso Finazzi per doppia ammonizione e dopo altri dieci ha mandato negli spogliatoi anche Pansini.