Le procedure sono state avviate. La confisca nell’ambito di un procedimento penale che coinvolge anche il boss Francesco Musitano, è a buon punto. Nei giorni scorsi, infatti, è stato nominato un amministratore giudiziario che seguirà l’intero iter per assegnare allo Stato un appartamento costruito in via Isonzo 25, a Buccinasco.
Trenta immobili sottratti alla criminalità
Con quello pignorato a Musitano, i beni confiscati alle mafie sul territorio del Comune di Buccinasco hanno raggiunto quota trenta, più di uno ogni mille abitanti. Un numero che, forse, non ha eguali. La notifica della nomina dell’amministratore giudiziario è arrivata in Comune nei giorni scorsi. Il procedimento rientra nella gestione di beni sottoposti a sequestro preventivo che poi porterà alla “confisca di beni immobili, beni mobili registrati, rapporti bancari/finanziari e attività economiche, nell’ambito del procedimento penale “a carico dei signori Domenico Papalia + altri”.
Gli altri beni confiscati
Nell’ambito dello stesso procedimento penale sono stati confiscati terreni, agrumeti, uliveti, ville e appartamenti, box, attività economiche, perfino un bosco. Si trovano a Bovalino, Melito Porto Salvo e Platì in provincia di Reggio Calabria, a Milano e in provincia (Casorate Primo, Motta Visconti, Turbigo, Buccinasco, Novate Milanese, Garbagnate Milanese, Arese), a Savona e a Vado Ligure.” “Il Comune – hanno fatto sapere da via Roma – è disponibile ad assumere la proprietà del bene per destinarlo, come tutti gli altri, a progetti sociali utili alla comunità”.
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