La ciclovia più lunga d’Italia passerà da Assago e Rozzano. Nei giorni scorsi sono iniziati i lavori lungo le sponde del Naviglio Pavese. E’ una fase dei lavori (la più importante per i due comuni) di “Vento” il percorso che con i suoi 679 km collegherà Venezia a Torino passando da Milano e per l’appunto da Assago, Rozzano, Binasco, sino a Pavia e oltre. Una volta ultimata, sarà la prima ciclabile di dimensioni europee, che potrebbe cambiare abitudini e comportamenti turistici di tutti coloro che vivono o lavorano lungo la sua direttrice.
Fase finale
Un’opera importante, insomma, progettata nel 2010 da un team del Politecnico di Milano che, dopo avere superato tanti ostacoli, affronta ora la fase finale: la realizzazione. Ad aprile 2020 è stato dato avvio alla progettazione definitiva ed esecutiva dei primi quattro lotti funzionali della ciclovia, uno in ciascuna regione. Quindi l’affidamento dei lavori ad Aipo su richiesta del Politecnico che sosteneva la necessità di un soggetto unico esecutore.A maggio 2024 il cantiere di Assago/Rozzano.
La velostazione
Non sarà costruita solo la pista. Nel progetto è prevista anche una velostazione che dovrebbe sorgere in via Cascina Bazzana, poco lontano dalla stazione del metrò raggiungibile dal ponte ciclopedonale di Valleambrosia che scavalcherà il naviglio pavese. Vento è un acronimo che significa Venezia Torino creato per denominare una ciclovia che collegherà il capoluogo veneto con quello piemontese che attraverserà quattro regioni e costeggerà i corsi d’acqua della pianura Padana.
Europa e Canada
Si tratta di un’opera che ha cominciato a prendere forma dopo che i suoi ideatori hanno partecipato a diversi viaggi di studio in Europa e in Canada, dove sono state realizzate opere di questo tipo. Così è stato definito un piano che mettesse assieme la bicicletta e l’inclusione sociale. Ne è nato un progetto di rigenerazione territoriale tra i più importanti a livello nazionale.