Nella foto, un bambino vaga tra le macerie dopo un bombardamento
Il Consiglio comunale di Zibido San Giacomo, primo in tutto il sud ovest milanese, ha approvato un ordine del giorno con il quale ha chiesto al Parlamento italiano diintervenire con urgenza per evitare il rinnovo automatico del Memorandum d’intesa tra Italia e Israele in materia di cooperazione militare e difesa. Il Memorandum, ratificato nel 2005, consente lo scambio di tecnologie, brevetti, software e informazioni riservate tra i due Paesi, ed è coperto da segreto militare. La sua validità, quinquennale, è destinata a rinnovarsi automaticamente il prossimo 8 giugno, salvo revoca da parte dello Stato italiano.
Nel testo approvato dal Consiglio si sottolinea la “necessità urgente” di rivedere l’accordo, alla luce delle accuse rivolte a Israele da parte di organismi internazionali. L’ordine del giorno richiama in particolare le recenti dichiarazioni di esperti delle Nazioni Unite, che il 20 giugno 2024 hanno ribadito l’obbligo legale di imporre un embargo sulle armi al Paese mediorientale. Anche l’Alto Commissario ONU per i diritti umani ha lanciato un appello urgente per fermare ogni forma di commercio di armamenti con Israele.
La Commissione d’inchiesta internazionale indipendente delle Nazioni Unite ha inoltre specificato che tali restrizioni dovrebbero estendersi non solo alla vendita di armi, ma anche a tutte le forme di cooperazione militare, comprese attività di ricerca e sviluppo, esercitazioni congiunte e addestramento. Secondo l’ordine del giorno approvato a Zibido San Giacomo, “la prosecuzione del Memorandum equivarrebbe a mantenere una collaborazione militare con uno Stato accusato di crimini di guerra e per il quale resta in campo l’ipotesi di perseguibilità per crimini contro l’umanità”.
Nella stessa seduta, il Consiglio comunale ha anche approvato un altro ordine del giorno con cui si chiede al Parlamento e al Governo italiano di riconoscere pienamente lo Stato di Palestina.
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