
L’obiettivo è coinvolgere tutti i 133 Comuni dell’area metropolitana in un impegno condiviso e collettivo in difesa della legalità. Per questo motivo è stata organizzata la Giornata della trasparenza celebrata questa mattina a Palazzo Isimbardi. Alla fine dei lavori è stato firmato una accordo per la legalità tra le varie istituzioni presenti al convegno.
Il parterre
Ricco il parterre degli interventi. A cominciare da Giuseppe Sala e Lucilla Andreucci, coordinatrice Libera Milano, e poi don Luigi Ciotti, che ha sottolineato il valore di una società altruista e corresponsabile, Alberto Vannucci, professore ordinario di Scienza Politica presso il Dipartimento di Scienze Politiche dell’Università di Pisa, che ha acceso i riflettori sul contrasto alla corruzione per la costruzione di una cittadinanza attiva, Nando Dalla Chiesa, professore ordinario di Sociologia della criminalità organizzata presso la facoltà di Scienze politiche dell’Università di Milano, direttore dell’Osservatorio sulla criminalità organizzata, che messo sotto la lente la presenza delle organizzazioni criminali nel territorio metropolitano.
L’accordo per la legalità
I lavori sono stati chiusi da Rino Pruiti, nella veste di consigliere metropolitano con delega alla legalità ed ai beni confiscati alla criminalità. Subito dopo, gli amministratori dei Comuni che hanno partecipato alla “giornata” sono stati invitati a sottoscrivere “l’Accordo interistituzionale per la legalità 2021/2026”. E’ stato inoltre proposto di creare una consulta dei 133 responsabili comunali della prevenzione della corruzione e della trasparenza.
Capitale dell’ “antimafia organizzata”
Il documento punta alla promozione della cultura della legalità e il contrasto della criminalità attraverso un’azione condivisa col territorio. “L’obiettivo – recita il comunicato diffuso nel pomeriggio – è fare di Milano (e della sua area metropolitana) la capitale dell’“antimafia organizzata”, ampliando la rete di adesioni e avviando un Tavolo permanente di confronto e consultazione “per la definizione di iniziative concrete e la predisposizione di strumenti e/o percorsi utili per la risoluzione di problemi attinenti al contrasto alla criminalità mafiosa e organizzata e alle diverse pratiche corruttive”. L’accordo prevede la promozione di iniziative, anche formative, nei confronti della cittadinanza, del territorio e delle università.