Non è solo la metà degli agenti di polizia locale ad aver chiesto il trasferimento da Trezzano Sul Naviglio. In Comune si sta registrando una vera diaspora, una specie di fuga (da Alcatraz o Sing Sing, ognuno scelga la prigione che preferisce) di massa che trova origine in parte nell’insoddisfazione dei dipendenti in merito alle condizioni di lavoro e al clima che si respira all’interno del Municipio. E anche, perché no! a scelte dei singoli.
Il veto
I penultimi (gli ultimi sono stati per l’appunto gli agenti della polizia locale) in ordine di tempo a chiedere il nulla osta per poter andare a lavorare in un altro ente locale sono stati più della metà degli gli addetti al settore infrastrutture (una dozzina di dipendenti dell’area tecnica in tutto): si tratta di tre architetti, un ingegnere, un paio di amministrativi. La situazione stava diventando allarmante. Tanto che la giunta ha posto il veto a qualsiasi trasferimento e revocato uno dei pochi nulla osta che aveva concesso negli ultimi tempi. Il che, ha alimentato il clima di tensione che si respira all’interno di alcuni settori.
Un lungo elenco
Che il clima, tra pensionamenti e richieste di trasferimento, non sia dei migliori è confermato da alcune scelte che sembrano poco comprensibili. Un esempio? Nel luglio scorso è andato in pensione Rocco delle Noci, responsabile delle gare e appalti del comune, lasciato andare via senza che formasse un erede in un ambito non proprio facile. Lo stesso dicasi per Ester Freddi, in pensione da fine marzo e Daniela Galli, destinata, per scelta, a diventare un insegnante. Freddi e Galli sono figure storiche all’interno del muncipio. Ma, l’elenco è lungo e comprende molti dirigenti, i cosiddetti P.O.
Personale “Infungibile”
Come detto, sembra una vera e propria diaspora. Alla quale l’amministrazione comunale sta tentando di porre un argine. Revocando i nulla osta già concessi e dichiarando “infungibile” le posizioni oggetto della fuga. Cosa significa infungibile? Nel linguaggio giuridico, è un qualcosa dotato di una sua specificità tanto da non consentire la sua sostituzione con un qualcos’altro. Significa anche, nel concreto, che almeno per il momento, nessuno si muove da Trezzano. La delibera è dello scorso 22 dicembre e, con voto unanime di sindaco e assessori presenti, impone: “di non concedere il nulla osta al personale in servizio ritenendolo Infungibile, in considerazione del fatto che l’attività dell’Ente è articolata su Aree che garantiscono l’espletamento di funzioni indispensabili, istituzionali ed irrinunciabili”.
La battaglia al Tribunale amministrativo
Nella stessa data è stata decisa la revoca di un nullaosta concesso nel settembre 2023, tre mesi prima, a un dipendente identificato con il numero 2371. Non è dato sapere di chi si tratta. Ma il destinatario della revoca non l’ha accettata di buon grado e ha deciso di ricorrere al Tribunale regionale amministrativo. Il che ha costretto sindaco e assessori a un’altra delibera. Questa, approvata lo scorso 8 marzo, prevede di “costituirsi” contro il ricorso al Tar promosso da 2371. Scelte dettate – dicono in comune e confermano i documenti – dalla difficoltà di trovare personale che sostituisca quello che richiede il trasferimento. Sono diversi infatti, i bandi andati deserti o cui i vincitori hanno rinunciato.
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