venerdì - 19 Aprile 2024
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Cusago, l’atto di accusa di Reina: “I soldi per l’emergenza Covid sono rimasti in cassa”

Secondo il rappresentante della minoranza il commune ha speso solo il 21% delle risorse disponibili per le famiglie in difficoltà o le aziende in crisi

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Nell’immagine, la sede del Comune di Cusago in Piazza Soncino

Il j’accuse è arrivato durante il Consiglio comunale dell’altra sera: “Il Comune di Cusago ha speso solo il 21% delle risorse disponibili per le famiglie in difficoltà e per le aziende in crisi”. Lo ha lanciato Gianmarco Reina illustrando numeri e percentuali.

E i numeri, secondo il consigliere comunale, parlano chiaro. Il comune di Cusago ha ricevuto fondi per fronteggiare l’emergenza pari a 353.615 euro. Quanti ne ha utilizzati? Circa 75.000 significa circa 21%, mentre la percentuale di utilizzo dei fondi negli altri comuni d’Italia ha raggiunto livelli tra il 70% ed il 95%.

PUBBLICITA’

pogna-occhiali“Questo mancato impiego non è giustificabile in nessun modo” ha ribadito Reina in un comunicato stampa diffuso subito dopo il Consiglio comunale. “Avevamo e abbiamo tutte le risorse per poter aiutare le famiglie e i commercianti, e invece? – continua il politico – Abbiamo proposto più volte durante i consigli comunali di istituire un tavolo/commissione covid per poter dare il nostro contributo in termini di segnalazioni di famiglie in difficoltà”

Ed invece? “Sulla solidarietà alimentare il comune aveva ricevuto 43mila euro mentre ne sono stati distribuiti solamente 15mila, è l’indice che non si sono raggiunte di tutte le famiglie in difficoltà”. Eppure, il comune di Cusago nell’anno di pandemia ha chiuso il bilancio con un residuo attivo altissimo, 1.789.277 euro, il più alto degli ultimi anni.

“Eppure – sottolinea Reina – i suggerimenti non sono mancati. Per i commercianti , sanificazioni dei locali e bandi per risorse a fondo perduto; abbattimento di una parte dell’imu per gli immobili di categoria D ( che contrariamente a quanto viene sempre ripetuto ossia che “tutto l’imu incassato va allo stato “in realtà la situazione è la seguente:
a Cusago si applica lo 0.86×1000 e allo stato va lo 0.76×1000 pertanto si poteva ridurre dello 0.1×1000)

Il j’accuse è totale. “Non sono stati in grado di supportare le famiglie e i commercianti nel momento peggiore della pandemia, non hanno nemmeno concesso delle agevolazioni a canoni di locazione per attività commerciali chiuse da un anno, e sempre inspiegabilmente non hanno eseguito delle opere di manutenzione ordinaria come la tinteggiatura delle aule scolastiche che è stata eseguita solo per le aule utilizzate dai centri estivi e non per tutto il plesso. Considerando che tale manutenzione non viene eseguita da 12 anni, in un’ottica di igienizzazione e sanificazione degli ambienti sarebbe stato il primo punto da cui partire .

La risposta della maggioranza è arrivata durante lo stesso Consiglio comunale. Che ha sì confermato come durante la commissione bilancio svoltasi 2 settimane prima era emerso un mancato utilizzo delle risorse, ma che “prudenzialmente quelle somme erano state inserite nel fondo pluriennale vincolato in attesa del più che certo calo del gettito dell’addizionale comunale”. Come dire: in previsione di meno entrate non abbiamo speso i soldi che avevamo per le famiglie in difficoltà. “Così è, se vi pare”, avrebbe scritto Pirandello

 

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