In merito alla decisione della giunta comunale di Corsico di ridurre gli spazi sin ora dedicati ai bambini della scuola Materna di via Dante 5 per ospitare agli allievi della scuola di Musica, riceviamo e pubblichiamo:
Egregio Direttore,
ancora costretto all’inattività per la mia convalescenza post infarto apprendo, anche dal suo giornale e in modo dettagliato, quanto sta accadendo a detrimento dei piccoli allievi della Scuola dell’infanzia di via Dante in Corsico. Non posso esimermi quindi di intervenire.
La decisione dell’amministrazione comunale di restringere gli spazi a disposizione dei bambini, sembra più che dimezzati, per fare posto alle attività della Scuola di Musica, mi sorprende per diversi motivi. A parte la risibilità del piano illustrato ai genitori, nella dedicata assemblea, circa le soluzioni logistiche proposte e per esempio pesanti armadi a chiusura di ingressi di comunicazione tra i futuri due spazi, che ricordano di più la sceneggiatura di un film di Totò e Peppino, c’è da affermare perentoriamente che tale soluzione da una parte penalizza l’attività della Scuola dell’infanzia Dante e dall’altra non risolve, secondo me, le esigenze della Scuola di musica.
Per tornare alla mia sorpresa quindi, mi sconcerta che la Scuola di musica abbia accettato tale soluzione.La storica direttrice in aeternum della scuola di musica, che ha stoicamente combattuto in trincea in ogni momento di difficoltà della Scuola di musica, ha sempre illustrato la realtà, da ella guidata, come un importante riferimento culturale e didattico della Città di Corsico e sensibilissimo alla diffusione di buoni valori didattici.
È da ricordarsi che ai tempi del giusto provvedimento del Sindaco Errante di revisione dei rapporti della Scuola di musica troppo impegnativi per il Comune, si fece intervenire contro Errante persino il premio Nobel Dario Fo il quale confezionò un comunicato che, sinceramente, avrebbe potuto, a suo stesso rispetto, evitare. Anche perché leggendo il testo era chiarissimo che le informazioni storiche su Corsico erano state raccattate su Wikipedia.
Mi sorprende quindi che la Scuola di musica accetti obtorto collo la soluzione di cui trattasi, penalizzante per i bimbi della Scuola dell’infanzia e secondo me non soddisfacente per la didattica della Scuola di musica. E cosa accadrà nel futuro prossimo? Si è verificato che non esistessero altre possibili soluzioni? Penso per esempio all’ex Centro Sociale di via Curiel che, proprio grazie alla Scuola di Musica potrebbe diventare un ottimo polo culturale in parte polivalente, oppure agli spazi dell’ex Centro Diurno Anziani in zona via Fermi.
Mi rivolgo quindi ai referenti della Scuola di musica perché non accettino quanto proposto e reclamino una soluzione adatta alla loro attività didattica garantendo quindi il mantenimento di spazi adeguati alla Scuola dell’infanzia di Via Dante.
Francesco Magisano
