venerdì - 17 Maggio 2024
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Corsico reintroduce la tassa di soggiorno, ma non ha turisti che la possano pagare

Il problema è che la città non ha attrattive turistiche e le strutture ricettive ospitano lavoratori o parenti di persone in cura negli ospedali lombardi

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Nella foto, l’hotel Kristall, l’unico albergo (a tre stelle) a Corsico

Sarà uno dei tanti motivi di scontro (forse quello meno sanguinoso) del Consiglio comunale di domani 21 dicembre: Corsico introduce la tassa di soggiorno. Se il provvedimento sarà approvato, d’ora in poi chiunque dovesse soggiornare in una delle strutture ricettive aperte in città sarà costretto a pagare un tributo che può variare da 1 a 5 euro. Una sciocchezza per chi si ferma per una sola giornata, un salasso per chi per questioni di lavoro o sanitarie dovesse soggiornare più a lungo.

Zero attrattive turistiche

Il problema è che Corsico non ha attrattive turistiche. In città c’è un albergo a 3 stelle con 45 camere, 3 B&b e vari appartamenti per un totale di 218 posti letto. Nessuna delle strutture presenti sta di certo in piedi con il turismo. Anzi. In parte si tratta di clienti di passaggio, approdati sulle sponde del Naviglio in occasione di concerti o altri eventi programmati a Milano o Assago. La stragrande maggioranza è quindi composta da lavoratori temporanei, studenti universitari fuori sede che hanno necessità di sostenere un esame, e soprattutto da parenti di persone ricoverate negli ospedali della Lombardia che scelgono Corsico solo perché costa meno.

Vecchio balzello

La tassa di soggiorno è un vecchio balzello che ha una sua ragion d’essere in città dove il turismo rappresenta una delle risorse principali. Non è obbligatorio, viene lasciato alla discrezione degli amministratori. Impone anche delle regole: i fondi raccolti devono essere reinvestiti in servizi che abbiano finalità turistiche. È il caso di Corsico? Non sembra. Nel 2024 si dovrebbero incassare, stando alle previsioni, circa 84mila euro. In Comune hanno fatto già sapere che saranno spesi per eventi culturali e iniziative varie.

La salamella

Saranno questi eventi culturali e iniziative varie a convogliare nuovi turisti in città? Nel 2023 Corsico ha speso 70mila euro per una stagione teatrale affidata a compagnie di attori dilettanti, circa 150mila euro per la Sagra cittadina e 175mila euro per il Natale. L’incremento turistico è stato uguale a zero o poco più. Non si può chiedere a un residente di Trezzano, Cesano o Buccinasco, il bacino da cui provengono i “forestieri” attratti dalle messe in scena corsichesi di soggiornare in un albergo o in un b&b dopo aver consumato una salamella.

Esenzioni da cambiare

Il provvedimento contiene anche delle esenzioni: non dovrebbero pagare la tassa di soggiorno i dipendenti pubblici non residenti che rimangono a Corsico per lavoro. Su questo punto Saccinto e company hanno proposto modifiche: “se è dipendente della città – ha tuonato il rappresentante di Fratelli d’Italia – prenda la residenza così almeno versa anche lui o lei la tassa Irpef che il sindaco ha aumentato! Abbiamo proposto esenzioni vere, come a chi è ospitato a Corsico e magari si sta curando da mali molto gravi nelle strutture ospedaliere Lombarde (Humanitas docet)”. Domani sera se ne saprà di più.

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