giovedì - 18 Aprile 2024
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Corsico, chieste le dimissioni di Vitali dalla presidenza della Commissione antimafia

I nocciolo della questione, sarebbe proprio il compito della Commissione che esercita un controllo sugli atti amministrativi. “I pentastellati, entrati in giunta – sottolinea Amos Pennati - non possono di fatto essere sia controllori che controllati

Nella foto, da sx Gianluca Vitali e Amos Pennati, ex vicini di banco in Consiglio comunale

Dopo l’approdo del M5stelle nella maggioranza che governa Corsico reso pubblico ieri, le reazioni delle altre forze politiche non si sono fatte attendere. Oggi, i due consiglieri comunali della Lega hanno diffuso un comunicato con il quale hanno chiesto le dimissioni di Vitali, ex candidato grillino in corsa per la poltrona di sindaco alle scorse elezioni amministrative di Corsico, dalla carica di presidente della Commissione antimafia della città.

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pogna-occhiali“Finalmente l’annuncio dell’avvenuto matrimonio dopo il fidanzamento che dura dallo scorso settembre: i Cinque Stelle tolgono la maschera e ufficializzano l’entrata in maggioranza con il Pd di Ventura”. Così Amos Pennati, capogruppo della Lega in Consiglio comunale a Corsico ha commentato l’entrata in maggioranza dei pentastellati.

L’affondo di Pennati è deciso: “Con l’ufficialità dell’ingresso in maggioranza del consigliere Vitali si evidenziano anche le difficoltà della giunta Ventura, che sta provando a rimediare ai propri errori cercando disperatamente alleati. Un atto che chiarisce molto bene anche l’atteggiamento morbido tenuto dai pentastellati, a differenza di altre situazioni, quando scoppiò la vicenda del subappalto finito sulle cronache nazionali, e che ancora oggi presenta molte ombre”.

Il riferimento è alla vicenda che ha portato sindaco Ventura, l’assessore Magnoni e lo stesso Vitali, in audizione a porte chiuse in Commissione Antimafia della Regione Lombardia per approfondimenti sul caso del subappalto affidato a un’impresa che ha legami familiari con alcuni clan della criminalità organizzata.

La vicenda è nota. Lo scorso Novembre, il comune aveva autorizzato un subappalto da 80mila euro per lavori edili alla Grg di Buccinasco di Domenico Trimboli, imprenditore incensurato, con parentele pericolose con il vecchio boss della ‘ndrangheta Giosofatto Molluso. Subappalto cui lo stesso Trimboli, forse memore del caos scoppiato in merito al Festival dello Stocco (altra parentela pericolosa di uno degli organizzatori), aveva rinunciato tre giorni dopo l’assegnazione.

Alla fine Pennati attacca: “Visto il regolamento della Commissione Antimafia, Legalità, Trasparenza e Controllo degli Atti Amministrativi, riteniamo che non sia più rispettata la proporzione dei rappresentanti tra maggioranza e minoranza e, soprattutto, che la presidenza della Commissione non sia più garanzia di imparzialità. Per questo motivo, visto che il consigliere Vitali ha dimostrato più volte di non essere super partes e a maggior ragione dopo il suo ingresso in maggioranza, riteniamo che debba dimettersi dalla presidenza della commissione”

I nocciolo della questione, secondo Pennati, è proprio il compito della Commissione che esercita un controllo sugli atti amministrativi. “I pentastellati – sottolinea – non possono di fatto essere sia controllori che controllati. Per questi motivi la commissione antimafia deve essere guidata da un esponente dell’opposizione come garanzia di trasparenza e imparzialità che ad oggi non è più garantita”.

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