Il freddo fa male. Soprattutto quando a soffrirlo sono anziani, disabili e persone fragili. E al quartiere Tessera di Cesano Boscone, la situazione è davvero critica. Tanto che è sceso in campo il Comune che ha intimato all’Aler di sostituire i serramenti. Una situazione, che si trascina da tempo e che non migliora. Solo poche settimane fa, il sindaco Marco Pozza aveva firmato un’ordinanza per aumentare le ore di accensione degli impianti di riscaldamento, portate a 14, e dare la possibilità di alzare la temperatura fino a 22 gradi. Il provvedimento non è bastato per risolvere il problema del freddo nelle case Aler del quartiere Tessera.
Ci sono ancora molti residenti che lamentano temperature troppo basse. Non da oggi. Per mettere a tacere ogni lamentela, tra il 17 ottobre e il 27 dicembre, l’Aler ha eseguito delle rilevazioni, riscontrando temperature tra i 19 e i 23 gradi. E ha così risposto affermando che non vi sia alcun problema. Non è così. «Siamo consapevoli che la percezione del caldo o del freddo sia molto personale – sottolinea il sindaco, Marco Pozza – e che, qualunque cosa venga fatta, ci sarà sempre qualcuno scontento, ma il numero di segnalazioni arrivate quest’anno è particolarmente alto”.
“I dati forniti da Aler mostrano dei valori medi rilevati solo in alcuni appartamenti, senza quindi fornirci un quadro completo della reale situazione. Però – prosegue il primo cittadino – gli alloggi non sono tutti uguali, non hanno la medesima ubicazione e nemmeno la stessa esposizione. Riteniamo sia importante che vengano eseguite delle analisi termografiche, anche per verificare l’efficacia del nuovo cappotto e dei lavori di posa. C’è poi la questione serramenti che, se non verranno sostituiti, rischiano di vanificare gli sforzi fatti fino ad ora».
L’investimento economico sul quartiere è stato rilevante, circa 30 milioni di euro nell’ultimo triennio. Però la posa di un nuovo cappotto su quello vecchio, senza la sostituzione dei serramenti, rende il lavoro incompleto. Sulla questione, il sindaco ha coinvolto fin dall’inizio i residenti, con il Comitato Tessera 2001, e l’ex sindaco oggi consigliere regionale, Simone Negri, che lo scorso 10 dicembre, ha presentato un’ interrogazione l’assessore alla casa e housing sociale della Giunta lombarda Paolo Franco non ha ancora risposto.
«Aler – spiega Negri – aveva eseguito un censimento per la sostituzione degli infissi, casualmente nel periodo della campagna elettorale per le regionali del 2023, salvo poi sostenere oggi che ogni singolo inquilino deve farsi carico dei costi per i serramenti. Una decisione inaccettabile». Da qui l’invito ad Aler di sostituire i serramenti.