giovedì - 2 Maggio 2024
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Cattivi odori dalla ex Masotina? L’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente schiera le “sentinelle”

Se ne parlerà il prossimo lunedì 15, alle 20.45 nella sala La Pianta di via Leopardi 7, durante un’assemblea pubblica

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Fetore, tanfo, lezzo, miasmi. I sostantivi si sprecano quando i residenti dei quartieri Burgo e Lavagna, a Corsico, denunciano quel che immancabilmente accade da anni: con l’arrivo del caldo, il cattivo odore che si leva dai capannoni della ex Masotina (oggi Sinextra) mozza il fiato, appesta l’aria rendendola nauseabonda, pestilenziale, fetida, pestifera. Le soluzioni? Quelle adottate sin ora non hanno mai funzionato. Un nuovo tentativo è d’uopo.

Emissioni “odorigene”

Se ne parlerà il prossimo lunedì 15, alle 20.45 nella sala La Pianta di via Leopardi 7 durante un’assemblea pubblica, alla quale parteciperanno tecnici dell’Arpa, l’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente, che dovrebbero “illustrare procedure, fasi e modalità per cercare di risolvere, in modo definitivo, il problema relativo alle emissioni odorigene percepite dagli abitanti del quartiere Burgo e Lavagna”. “Odorigene” è un neologismo che significa “puzze” più o meno intense generate da “miscele complesse di diversi composti chimici volatili”.

Il “Tavolo odori”

I tecnici dovrebbero quindi illustrare i risultati ottenuti a febbraio dal “Tavolo odori” convocato dal Comune di Corsico attorno al quale si sono seduti l’Ats (Agenzie di Tutela della Salute), l’Arpa, Città metropolitana, l’Ufficio Tutela ambientale e, per l’appunto la Sinextra (ex Masotina) che si occupa di trattamento rifiuti riciclabili non pericolosi, che si è presentata con “consulenti esperti in emissioni odorigene”. Per chi non lo sapesse, l’ex Masotina, sino a qualche anno fa si occupava del recupero e del riciclaggio della carta esausta. Utilizzava solventi chimici per sbiancarla e rimetterla in circolo. Già allora gli odori che stagnavano all’interno del quartiere Burgo erano insopportabili.

Riciclo di plastiche

Con la crisi dei giornali e il minor consumo di carta, l’azienda corsichese ha modificato il proprio “core business” e si è dedicata al riciclo di plastiche. Lavora bottiglie di ogni genere. Il problema è che i residui (succhi di frutta, aranciate, coca cola e affini), fermentando, rilasciano vapori mefitici che si propagano nell’aria e, per effetto dei venti, si diffondono sino a invadere, dopo il quartiere Burgo, anche il Lavagna e tutti quelli che si trovano sulla direttrice lungo la quale soffia Eolo.

Attenti al Molf

Se, come recita una nota pubblicata sul sito del comune, “l’obiettivo è affrontare i disagi olfattivi segnalati attraverso analisi specifiche e procedure tecniche”, curioso è il meccanismo che si intende adottare. Intanto la nota cita una delibera regionale (la 3018/2012) che parla di “ridelimitazione dei comprensori di bonifica e irrigazione”), poi annuncia che sarà “attivato il monitoraggio tramite il Molf di Arpa, un’applicazione per la gestione delle molestie olfattive che prevede come prima fase il “monitoraggio sistematico della percezione olfattiva avvertita dalla popolazione residente”.  Significa che si ricomincia tutto da capo. L’obiettivo è quantificare il numero e la durata degli episodi di molestie olfattive rispetto al tempo complessivo del monitoraggio.

Le sentinelle

Come si dovrebbe procedere? Secondo la nota del Comune “Saranno individuati dei cittadini, le “sentinelle”, secondo criteri determinati da Arpa, dalle zone da cui si ricevono maggiori segnalazioni che, in forma anonima, potranno lanciare l’allarme nel periodo di monitoraggio (indicativamente da maggio a luglio, prorogabile). Al termine di questa fase di rilevazione, i dati saranno esaminati attraverso un sistema di analisi che produrrà un quadro complessivo obiettivo della situazione. Qualora fossero superati i limiti di legge, i risultati delle analisi determineranno l’impatto delle emissioni e, di conseguenza, le azioni di mitigazione che l’azienda dovrà intraprendere per risolvere i disagi”. Significa che anche per questa estate, se arriva la puzza, bisognerà sopportarla.

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