Avevano lanciato un grido disperato gli abitanti del quartiere sant’Adele: “In un box di via Milano 17/18 abita un folle che mette in pericolo la sicurezza degli abitanti della zona e nessuno fa nulla per proteggerci”. (Leggi qui)
L’appello è stato raccolto dall’assessore alle politiche sociali e abitative Elena Galli che a pocketnews.it ha detto: “Sono in costante contatto con alcuni inquilini del condominio, perché ritengo che per il problema si debba trovare una soluzione rapidamente. Non è facile, mi rendo conto, ma la raccolta firme è un ulteriore tassello che testimonia un disagio che noi, come assessorato, abbiamo fatto anche nostro”.
“Ripetutamente – ha continuato l’assessore – abbiamo attivato i carabinieri. E la polizia locale ha preparato un fascicolo per la Procura di Milano. Anche perché non è solo un problema sociale, ma di sicurezza. I Tso (trattamenti sanitari obbligatori) fatti in passato sono stati solo interventi tampone, non risolutivi. Ora, con tutta la documentazione raccolta, ci si augura che l’autorità giudiziaria e le forze dell’ordine possano intervenire in modo più incisivo”.
Una risposta simile è arrivata dal comando dei carabinieri di Corsico che ha invitato i residenti a segnalare alle forze dell’ordine qualsiasi situazione di pericolo o di paventato pericolo di cui il soggetto in questione metta in atto. Ogni segnalazione va ad arricchire il dossier preparato dai militari, che assieme a quello del comune dovrebbe spingere il magistrato che si occuperà del caso a indicare la soluzione più appropriata per tutelare la sicurezza dei residenti e garantire al protagonista di questa vicenda tutta l’assistenza di cui ha bisogno.
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Speriamo questa volta si trovi una soluzione prima che succeda qualcosa di irreparabile come accade speso in questa situazioni e poi è troppo tardi.