lunedì, Gennaio 13, 2025
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Violenza sulle donne, l’ Agenzia Regionale Emergenze promuove lo “scudo” per soccorrere le vittime

Si chiama “Where Are U”, l’app che permette, grazie alla “chiamata silenziosa”, di contattare i soccorsi che, grazie alla geolocalizzazione, possono arrivare sul posto anche se chi chiama non può parlare

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Si chiama “Where Are U”, e permette, grazie alla “chiamata silenziosa”, di contattare i soccorsi (Forze dell’ordine, Vigili del fuoco e personale sanitario)

È un piccolo strumento che supporta e rafforza le potenzialità dei soccorsi alle donne vittime di violenza. Si chiama “Where Are U”, e permette, grazie alla “chiamata silenziosa”, di contattare i soccorsi (Forze dell’ordine, Vigili del fuoco e personale sanitario) che, grazie alla geolocalizzazione, possono arrivare sul posto anche se chi chiama non può parlare. Sono oltre 2.500 chiamate ricevute nei primi 5 mesi del 2023

In prima fila

L’ Agenzia Regionale Emergenza Urgenza Lombardia è in prima fila nel combattere la violenza sulle donne. “E lo fa – ha detto il direttore generale Massimo Lombardo intervenendo ieri a Palazzo Lombardia al convegno ‘Contro la violenza, una rete al tuo fianco’ organizzato dall’assessore regionale alle Politiche sociali, Elena Lucchini – con personale altamente preparato e qualificato a prendere in carico la persona vittima di violenza non appena arriva la chiamata al Numero Unico per l’emergenza 112 o con la propria app ‘Where Are U”.

Chiamata silenziosa

Attiva oggi in 14 Regioni d’Italia (Lombardia, Lazio, Liguria, Friuli Venezia Giulia, Sicilia, Piemonte, Valle d’Aosta, Toscana, Marche, Umbria, Sardegna, Calabria, Abruzzo, Puglia e nelle province autonome di Trento e Bolzano)  da 10 anni, l’app può davvero fare la differenza in caso di emergenza anche grazie alla ‘chiamata silenziosa’. Con un semplice ‘tap’, infatti, è possibile contattare i soccorsi (Forze dell’ordine, Vigili del fuoco e soccorso sanitario) che, grazie alla geolocalizzazione, possono arrivare sul posto anche se il chiamante non può parlare.

2594 richieste

Da un’analisi sulle chiamate arrivate nei primi 5 mesi del 2023, sono state identificate  2.594 richieste di soccorso ascrivibili a  violenza di  genere e ricevute dal Numero Unico Emergenza 112. Circa il 10% di queste arriva all’Emergenza Sanitaria, mentre il 90% alle Forze dell’Ordine. Spesso, dopo l’intervento delle FFOO, viene contattata l’Emergenza sanitaria perché la donna riporta lesioni.

Sistema di valutazione

“Areu – ha continuato Lombardo – si prende cura delle donne garantendo professionalità e vicinanza attraverso un percorso formativo che abbiamo strutturato sui differenti setting lavorativi nei quali i nostri operatori lavorano. Vale a dire Nue112 (primo contatto), Soreu (secondo contatto e ricezione delle informazioni sanitarie) e Articolazioni Aziendali Territoriali (attività sui mezzi di soccorso, cioè chi soccorre).  Grazie a un sistema di valutazione standardizzato basato su 5 domande i soccorritori sono in grado di identificare tempestivamente le situazioni a più alto rischio e fornire un supporto adeguato”.

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