Dopo la sbornia di Coppa Lombardia, il Cesano torna in campo in quel di Milano contro l’Aurora, giovanissima neo promossa che dopo un buonissimo impatto alla categoria, si è un po’ involuta nella seconda parte del girone di andata. Le squadre scendono in campo con questi undici: Pozzoli, Dotti, Grulla, Martini L., Martini A., Salvini, Curreri, Kakkar, Natali, Veronesi, El Zeky per i padroni di casa; Mustica, Le Donne, Lasagni, Soro, Martelli; Fracchiolla, Pappagallo, Frazzetto; Dell’Orti, Teta G., Valli, per gli ospiti, ancora con qualche defezione in mezzo al campo.
Primo shock per i gialloblu, con un Aurora più pimpante e a suo agio negli spazi stretti che il piccolo campo in via Rossetti impone: dopo pochissimi minuti, il Cesano concede un aperto contropiede, nato da una punizione laterale offensiva mal battuta, da cui scaturisce una prima ripartenza dei rossoblù, Martelli ribatte centralmente, la palla viene recuperata ancora dall’Aurora, passaggio filtrante e Veronesi fulmina Mustica.
Reazione immediata del Cesano che ha subito due occasioni, prima con Teta (girata a lato) e poi soprattutto con Valli il quale, liberatosi in area, tira malamente sui piedi di Pozzoli. Dall’angolo batte bene Dell’Orti, pallone che spiove in area dove irrompe Le Donne che da due passi firma l’1-1. È il 17’. Non passano nemmeno 10’ che però l’Aurora ripassa in vantaggio: il Cesano conferma la sua giornata no, prima trafitto da Colombo e poi ancora da Veronesi.
Ospiti in evidente difficoltà, come un pugile al tappetto salvato dalla campanella dell’intervallo. Intervallo però che farà tirar fuori l’orgoglio e la grinta giusta al Cesano, che rientra in campo con un piglio diverso e la voglia di recuperare. Dentro Vignotto, De Michele e Paoletti, per Frazzetto, Martelli, Dell’Orti. Il 3-2 giunge dopo l’ennesima mischia quando proprio Vignotto ribadisce in gol un cross basso di Teta. Ora ogni azione in avanti si traduce in un’azione gol per i gialloblù che raggiungono il pareggio pochi attimi dopo su rigore trasformato Valli.
Il Cesano assapora addirittura il sapore del sorpasso. Da lì alla fine le occasioni saranno almeno 4, tutte però gettate all’ortiche. L’Aurora d’altro canto non sta a guardare e proprio al 92’, con Veronesi, su un grande tiro dai 30 metri, rischia di vincere la partita: il tiro del 10 di casa, infatti, fortissimo, sorprende Mutica, impietrito, ma colpisce la traversa rimbalzando sulla (o forse oltre) la linea.
Chiude il triplice del direttore Matteo Mancini un pomeriggio “pazzo” e pieno di emozioni, sebbene il bel calcio sia ben altro. Il Cesano getta ancora al vento una partita che non solo poteva permettergli di accorciare in classifica quanto meno sui Santana e non far “fuggire” l’Iris (nuova capolista a 5 lunghezze di vantaggio), ma consente al Vighi di spodestarlo dal podio del girone.