La Polizia sta indagando su quattro cinesi – un 43enne, due 40enni e un 36enne. L’accusa nei loro confronti è: truffa ai danni dello Stato per essere stati colti in flagranza di reato mentre, con telecamere e auricolari nascosti, cercavano di sostenere l’esame di teoria per la patente di guida.
Patente da privatisti
L’operazione è condotta dagli agenti del commissariato Bonola che avevano nel mirino associazioni ed enti che rilasciano gli attestati per aver superato l’esame di lingua italiana necessario per il rilascio del permesso di soggiorno e della patente di guida. D’intesa con la Motorizzazione Civile di Milano, i poliziotti hanno messo sotto osservazione le posizioni di alcuni cinesi che avevano presentato domande per la patente da privatisti.
Telecamere e telefonini
Così, negli ultimi 20 giorni, hanno colto in flagranza quattro uomini che, tramite una telecamera nascosta sotto gli abiti, ricevevano dall’esterno di via Cilea le risposte esatte ai 30 quiz d’esame. La videocamera nascosta all’ altezza del petto trasmetteva le domande al suggeritore che rispondeva, tramite due cellulari nascosti e attaccati alle gambe dell’esaminando: secondo l’impulso ricevuto sulla gamba destra o su quella sinistra, il privatista indicava V per vero o F per falso, superando così l’esame per accedere alla prova pratica. Al momento,le indagini proseguono per individuare altri responsabili.