Lo chiamavano il “campo rom verticale”, in una specie di gioco di parole con il bosco verticale. Oppure la “favela” del Gratosoglio. Da questa mattina, le Forze di Polizia stanno effettuando lo sgombero di un’intera palazzina in via Bolla, 156 alloggi di cui circa 90 occupati abusivamente. Il maxisgombero riguarda un edificio di proprietà Aler in via Bolla 40 a Milano, appunto, la favela di cemento di otto piani quasi interamente occupata da abusivi e in stato di totale degrado. Un luogo al centro delle cronache nei mesi scorsi per le continue liti tra clan di rom e gli abitanti dei condomini dirimpettai. Un vero e proprio buco nero della città tra inquilini abusivi, edifici fatiscenti e disagio sociale. Una polveriera che puntualmente esplodeva.
Oggi lo sgombero. Un’operazione annunciata, sulle sue pagine social, dall’assessore alla Sicurezza del Comune di Milano, Marco Granelli, che ha postato le foto dello sgombero in atto nella via nota per il degrado e gli episodi di criminalità. Una ferita aperta da anni nel cuore di Milano. “In via Bolla – ha scritto Granelli – le occupazioni sono continuate ininterrottamente per anni, fino a poche settimane fa. Nel 2014 e 2015 avvenivano 700 tentativi di occupazione all’anno; nel 2021 e 2022 i tentativi sono stati solamente 70 all’anno”.
L’ultimo episodio lo scorso 3 ottobre , quando l’ennesima maxi rissa era scoppiata per le strade di della via che si trova all’estrema periferia ovest di Milano. Una trentina di persone si erano ammassate tra il cortile delle case Aler di via Bolla e la carreggiata. Urla, botte e l’intervento della polizia per sedare gli animi. La causa, secondo le prime ricostruzioni, sarebbe stato il furto di un borsello da parte di due romeni nei confronti di un connazionale. Da qui sarebbe scaturita una prima colluttazione, trasformata poi in una violenta lite di piazza.
Si è deciso di porre fine alla questione. Così, qualche ora fa, in quartiere si è svegliato al rumore degli scudi e dei caschi dei poliziotti e carabinieri. Circa settanta persone hanno lasciato gli appartamenti pacificamente: hanno caricato sui furgoni i loro bagagli e sono andati via. Diversi nuclei si erano già allontanati spontaneamente nei giorni scorsi
“Oggi – ha scritto Granelli sulle sue pagine social – si compie una svolta vera, si dice alt all’illegalità e al degrado: le forze di polizia effettuano lo sgombero di un’intera palazzina in via Bolla, 156 alloggi di cui circa 90 occupati abusivamente”. “I servizi sociali del Comune di Milano – ha concluso l’assessore – hanno analizzato una ad una le situazioni sociali ed economiche dei nuclei familiari, Aler ha messo a disposizione numerose soluzioni per il sostegno abitativo, cui ha contribuito anche il Comune, per circa 50 nuclei familiari con minori perché non si mettono in strada i minori, per iniziare con loro un percorso di reinserimento sociale”. Dopo la messa in sicurezza dell’edificio a breve inizierà una riqualificazione totale.
Lo sgombero, naturalmente ha innescato una serie di polemiche politiche. “Dopo anni passati a richiederlo è stato sufficiente far traslocare la banda Lamorgese dal Viminale per ottenere giustizia per i residenti di via Bolla.- hanno scritto in una nota stampa – i consiglieri regionali della Lega Massimiliano Bastoni e Silvia Scurati – Evidentemente quello che tutti attendevano si può fare e ora ci attendiamo analogo comportamento per tutti gli altri edifici e appartamenti occupati illegalmente a Milano”
