Erano in tre in una stanza del residence Linate in via Carducci a Novegro, alle spalle dell’aeroporto di Linate sulla strada per Segrate. Uno di loro è morto e secondo le prime indagini sembrerebbe ucciso dal monoiossido di carbonio, uno è grave trasportato in codice rosso in ospedale. Intossicata una terza persona che dovrebbe cavarsela visto che per lei (dovrebbe trattarsi di una donna di 98 anni) l’alert del 118 indica un codice verde. Tranne la vittima, gli altri due sono stati ricoverati al Fatebenefratelli.
Sul posto sono intervenuti i carabinieri, i vigili del fuoco, agenti della polizia locale di Segrate e tre ambulanze. Secondo le prime informazioni, i soccorsi sono stati allertati da un sistema di rilevamento automatico. In via Carducci è arrivato anche il gruppo Nbcr, e il personale sanitario dell’Agenzia regionale emergenza urgenza, con tre equipaggi su automedica e ambulanze.
La vittima aveva raggiunto il compagno da neanche una settimana. Il 24enne s’era trasferito a ottobre a Milano per uno stage in una catena di supermercati e da allora viveva nel residence, individuato grazie a una convenzione con il posto di lavoro. Questa mattina alla loro porta avevano bussato alcuni loro amici, su richiesta dei genitori che non riuscivano a contattare i figli.
A provocare la tragedia sarebbe stata una alta concentrazione di monossido di carbonio, sprigionato dal malfunzionamento della caldaia centralizzata posta nel locale nel piano interrato, esattamente sotto la stanza occupata al piano terra dai due ragazzi di origini campane. Le indagini sono coordinate dai carabinieri della compagnia di San Donato Milanese.
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