
La piscina di Rozzano si vende. E c’è qualcuno che l’acquista. La notizia che aveva animato le polemiche nelle settimane scorse, è vera. Quel che non si sapeva è che a comprarla sarà il Comune di Rozzano, comune che tramite la municipalizzata Ama dovrebbe già essere proprietaria dell’immobile. Non è un rompicapo o una nuova partita di tetris con i mattoncini che ruotano, spariscono, riappaiono, cadono negli spazi vuoti.
Se ne è discusso durante il Consiglio comunale di ieri sera che aveva all’ordine del giorno il punto: autorizzazione all’acquisto dell’immobile ad uso sportivo “piscina comunale” di via perseghetto con contestuale assunzione di mutuo ordinario con cassa depositi e prestiti s.p.a. ed aggiornamento del dup 2025/2027. Il linguaggio burocratico non dice altro che: vogliamo comprare la piscina e ci serve un mutuo che dobbiamo inserire in bilancio.
E come era prevedibile le polemiche sono divampate. A puntare l’indice contro un’ “operazione a perdere” è stato Giuseppe Foglia. “Quello che si sta mettendo in atto – ha detto l’ex candidato sindaco del centrosinistra – è un finanziamento occulto di Ama, un baraccone che non si riesce a risanare e che ha sempre bisogno di soldi. Si tratta solo di un’operazione a perdere perché è stato pagato 800mila euro e adesso lo si vuole ricomprare a 1,5 milioni di euro. Ai rozzanesi costerebbe 2milioni e trecentomila euro, una vera follia”.
“Oltretutto, – ha sottolineato – si giustifica l’acquisto perché sarebbe in funzione del decreto Caivano bis i cui contenuti sono ancora sconosciuti”. “In realtà – è il suo j’accuse – si tratta di un’operazione opaca, poco trasparente, una trasfusione di sangue per un immobile che è già del comune. Oltretutto, la decisione di vetterlo in vendita è stata presa dall’assemblea dei soci di Ama di febbraio, quando la determina doveva essere assunta dal Consiglio comunale”.
Foglia ha poi ribadito: “Si tratta di un finanziamento occulto dopo che nelle casse di Ama, il comune ha già versato un altro milione e mezzo di euro”. In pochi mesi sul conto corrente della municipalizzata sono arrivati o arriveranno 3 milioni e ottocentomila euro.
Di parere decisamente opposto gli interventi dai banchi della maggioranza che amministra Rozzano. Secondo il consigliere della Lega, Domenico Anselmo si tratterebbe di un’operazione “dal forte valore simbolico, ma soprattutto politico e amministrativo”, l’epilogo virtuoso di un percorso nato per risanare uno dei capitoli più bui della recente storia cittadina: il fallimento della società Api, figlio delle scelte scellerate delle passate amministrazioni di sinistra”.
Nel suo intervento, Anselmo ha ripercorso le tappe fondamentali di questo percorso: “dall’impossibilità per il Comune di partecipare direttamente all’asta, alla scelta strategica di utilizzare Ama come strumento operativo, fino alla gestione di un pesante debito da 16 milioni di euro, ereditato dal fallimento Api e oggi risolto con responsabilità e visione”. “Il riacquisto della piscina comunale – ha concluso – è un tassello fondamentale della ricostruzione della città. Un atto che simboleggia la rinascita, il riscatto e la serietà di un’amministrazione che ha saputo trasformare una crisi in opportunità. Ora, grazie anche ai fondi statali, potremo rilanciare questo impianto con una ristrutturazione vera, concreta e attesa da anni”. Sarà vera gloria?