martedì, Aprile 22, 2025
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Rozzano: da Marvin Hagler a Daniele Scardina, quando da realtà difficili nascono eccellenze dello sport

Dalla Regione arriva un messaggio: facciamo diventare la città sede dei centri federali di boxe

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Nella foto, Marvin Marvelous Hagler, campione mondiale dei pesi massimi dall’80 all’87, che ha abitato a lungo a Quinto de Stampi, frazione di Rozzano

Il messaggio è arrivato forte e chiaro ieri da Roma ed è stato ribadito oggi da Milano. Grazie al Decreto Caivano, Rozzano potrebbe diventare città sede dei centri federali di boxe. Il tutto in onore di Marvin Marvelous Hagler, campione mondiale dei pesi massimi dal 1980 al 1987, e di Daniele Scardina, campione dei supermedi Ibf. Entrambi hanno vissuto o vivono a Rozzano.

Lo ha annunciato Federica Picchi, dall’anno scorso sottosegretario della Regione Lombardia con delega Sport e Giovani in una intervista concessa al Corriere della Sera. «La nostra idea è che Rozzano diventi un modello per tutte le periferie, pur avendo caratteristiche che la rendono unica. Prima di tutto ha una percentuale di case popolari vicina al 50%, situazione che non ha eguali in Europa. E anche la percentuale di Neet è di molto superiore alla media. Infine la vicinanza a Milano fa sì che certe condizioni di fragilità siano vissute in maniera diversa rispetto ad altri posti: paradossalmente essere fragili in un contesto ricco è peggio». Secondo l’ISTAT la percentuale di NEET, cioè di giovani che non studiano né lavorano nella fascia 15-29 anni, è stata nel 2023 del 19,9% a Rozzano, del 16,1% in Italia e del 10,6% in Lombardia”.

L’articolo a firma di Stefano Olivari continua: “In ogni caso Rozzano non è paragonabile a Caivano anche se proprio dal Decreto Caivano Bis è partita la strada per rendere Rozzano un modello positivo. La scadenza per la presentazione del decreto è il 31 marzo, dopo ci sarà l’approvazione del Consiglio dei Ministri e infine partiranno i piani di riqualificazione per Rozzano e le altre periferie coinvolte, sotto la supervisione del commissario Ciciliano. Da notare che le altre periferie in cui spendere i 180 milioni di euro dei Fondi di sviluppo e coesione sono a Roma (Quarticciolo), Napoli (Scampia e Secondigliano), Foggia (Orta Nova), Reggio Calabria (Rosarno e San Ferdinando), Catania (San Cristoforo) e Palermo (Borgo Nuovo).

Rozzano quindi unica realtà a Nord di Roma. «Ho subito trovato grande attenzione dal presidente Fontana e dal premier Meloni quando abbiamo proposto di aggiungere Rozzano alle altre 8 località — ha spiegato Picchi —, cosa non prevista all’inizio, rendendola un modello per tutte le periferie del Nord e per gli interventi sul territorio». E niente è più immediato dello sport, per cambiare la narrazione: «Ho parlato con il ministro Abodi e con diverse federazioni per spostare a Rozzano scuole e centri di preparazione, partendo proprio dal pugilato».

La stessa Giorgia Meloni ha spiegato l’idea di «dare concretezza al sogno di Daniele Scardina». Non a caso parte dei 5 milioni già stanziati dalla Regione per Rozzano andranno a una palestra per disabili. Fra gli altri sport coinvolti è probabile che ci siano anche scherma e ciclismo, cercando di far allenare lì atleti professionisti ma anche di coinvolgere i tanti ragazzi con troppo tempo libero.

 

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