
Ieri i poliziotti a Milano, sabato politici e residenti a Corsico, il prossimo 5 novembre al confine tra Buccinasco e Milano. La mobilitazione contro l’introduzione dell’area B e il blocco delle vetture con motori euro 4 ed Euro 5 prende sempre più corpo. Tutti uniti contro Beppe Sala, sindaco di Milano, sordo ad ogni appello che lo invita a rivedere il provvedimento.
Partiamo da ieri mattina. Un centinaio di poliziotti ha manifestato davanti a Palazzo Marino. Tutti hanno protestato con la bocca imbavagliata, bandiere dei loro sindacati dispiegate al vento, sirene accese. Un modo ben preciso per accusare il sindaco di “mettere il bagaglio ai poliziotti in una città che ha il primato in Italia nella classifica dell’indice di criminalità”. Poliziotti che grazie all’introduzione dell’Area B hanno difficoltà a raggiungere i propri posti di lavoro.
I rappresentanti sindacali di Siulp, Sap, Siap, Fsp Polizia di Stato, Fed.Coisp e Silp Cgil, hanno spiegato di non essere scesi in piazza a chiedere più diritti, “ma di poter svolgere il nostro dovere, non programmabile e non prevedibile in maniera serena”, reputano “una gravissima mancanza di rispetto non aver accettato il confronto, il che equivale a mettere il bavaglio ai poliziotti”.
Sospendere i divieti di circolazione nell’area B del Comune di Milano delle auto diesel fino a Euro 5 e benzina fino a Euro 2. Lo ha chiesto una mozione proposta dalla Lega e approvata a maggioranza (39 voti favorevoli e 9 contrari) dal Consiglio regionale lombardo nella seduta dell’altro giorno. E sempre dal centrodestra arriva l’invito a partecipare al convegno in programma sabato mattina alle 10,30 al saloncino La Pianta di via Leopardi a Corsico. Il titolo è emblematico: “Area B di Milano, un disagio per tutti i cittadini”.
Il prossimo 5 novembre l’appuntamento è ai confini tra Milano e Buccinasco, precisamente sul il cavalcavia Giordani. Si tratta di una location simbolo visto che rappresenta la porta d’ingresso e di uscita tra la città e l’hinterland. Lì è installato un varco di Area B attraverso cui ogni giorno migliaia di cittadini passano per andare a lavorare. Di lì transitano migliaia di automobilisti provenienti dal Su ovest milanese. Alcuni di loro hanno trovato una soluzione, difficile ma non impossibile da praticare.
Da quando Area B è diventata esecutiva anche per i diesel Euro 4 e 5 e i benzina Euro 2, parcheggiano a Corsico, attorno al Dazio di Lorenteggio, a Buccinasco nelle aree adiacenti al supermercato Esselunga o nelle vie limitrofe, paralizzando di fatto la mobilità di tutte quelle zone. I più previdenti si fermano a Trezzano o a Cesano Boscone: lasciano lì l’auto e vanno a prendere gli autobus che transitano sulla Nuova e Vecchia Vigevanese. Ciosì, invece di rendere irrespirabile l’aria di Milano, rendono irrespirabile quella di Corsico, Buccinasco, Cesano Trezzano e tutti gli altri comuni del Sud ovest milanese.
“Siamo stati tra i primi a denunciare il folle provvedimento di Sala” – spiega l’on. Fabio Raimondo in una nota stampa diffusa questa mattina che annuncia una mozione presentata al Consiglio comunale di Cesano Boscone -, “un provvedimento che avrà gravi conseguenze su cittadini e lavoratori dell’area metropolitana di Milano. I cittadini residenti nei comuni limitrofi, specie quelli più lontani dal capoluogo sono ulteriormente penalizzati dalla carenza di mezzi pubblici per l’accesso a Milano. Peraltro i divieti non risolvono il problema dell’inquinamento, ma lo scaricano sui Comuni della prima cintura dell’Area Metropolitana”.
“Con la mozione presentata insieme ai consiglieri comunali Simona Sanfelici e Simone Bianchi – ha sottolineato Raimondo – intendiamo impegnare il Comune di Cesano Boscone a richiedere formalmente al Comune di Milano la sospensione di AREA B e ad aprire un tavolo di confronto con tutti i Comuni della Città Metropolitana per individuare soluzioni condivise che coinvolgano tutte le istituzioni coinvolte.”
A sostegno dell’iniziativa istituzionale Fratelli d’Italia ha avviato un raccolta firme in tutto il territorio della città metropolitana, sabato mattina l’appuntamento è al mercato di Buccinasco in via Emilia, dalle 10 alle 12.30.
Poi i fascisti sono quelli di destra, Sala si deve vergognare, anziché trovare soluzioni per aiutare i cittadini in difficoltà economiche impone di adeguarsi e acquistare auto elettriche costose che pochi si possono permettere, anche in considerazione del costo dell’energia elettrica e la mancanza di colonnine per la ricarica. Assessori del Comune di Milano inetti, fancazzisti, menefreghisti che vivono in un’altra realtà!!! Fate pena!!!