Un nordafricano di 53 anni, pregiudicato e senza fissa dimora, è stato ricoverato in codice rosso all’Humanitas di Rozzano: è stato picchiato selvaggiamente da un gruppo di suoi conterranei e lasciato in fin di vita sull’asfalto di via Palme, una stradina alle spalle di viale Lonni. È accaduto quest’oggi, domenica 3 luglio poco dopo mezzogiorno. L’uomo è stato soccorso dai volontari della Croce rossa di Opera e trasportato in prognosi riservata all’ospedale rozzanese.
Sull’episodio stanno indagando i carabinieri del comando locale coadiuvati da quelli della centrale operativa di Corsico. I militari stanno interrogando alcuni testimoni, mentre hanno chiesto alla polizia locale i filmati delle telecamere di sorveglianza installati in zona, alla ricerca dei responsabili dell’aggressione.
Non è la prima che accade, negli ultimi tempi a Rozzano. In aprile un altro nordafricano era sfuggito a un agguato. Contro di lui erano stati sparatri alcuni colpi di arma da fuoco . La sparatoria era avvenuta poco prima delle 15 in via Roma in pieno centro. L’allarme aveva fatto scattare carabinieri e polizia locale che giunti sul posto avevano trovato una Fiat Bravo con le portiere spalancate ferma contro la recinzione che circonda l’edificio a una decina di metri dall’autoscuola che sorge in quel tratto di strada.
Dopo una settimana di indagini, i militari avevano individuato e arrestato un 30enne straniero, la presunta vittima dell’agguato, cui furono state notificare due misure cautelari e rinchiuso nel carcere di San Vittore: era destinatario di due mandati di arresto emessi dalla procura di Milano per reati contro il patrimonio.
Il primo luglio, solo due giorni fa, un altro episodio. In via Peonie, a qualche decina di metri dal Centro di Formazione professionale aperto in città, un giovane, apparentemente un nord africano, è arrivato in via Peonie a bordo di una bicicletta. Si sarebbe avvicinato a un capannello formato da due o tre persone. Dopo averle salutate, all’improvviso avrebbe estratto un coltello e ferito, tagliandogli la guancia, uno dei presenti. Poi sarebbe fuggito pedalando a più non posso. Anche in questo cas, all’arrivo della Polizia locale, non c’èra traccia né dell’aggredito, né dell’aggressore.