giovedì - 2 Maggio 2024
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Parla don Franco Colombini: “L’area pedonale crea alla chiesa problemi che vanno risolti”

Il parroco di Sant’Ambrogio a Trezzano: devono dare la possibilità di accesso e sosta alle auto per i matrimoni, funerali, disabili e anziani

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Nella foto, don Franco Colombini, parroco della chiesa di Sant’Ambrogio a Trezzano

Don Franco Colombini è preoccupato. Preoccupato per i suoi parrocchiani, per i futuri sposi che sceglieranno di celebrare il matrimonio nella chiesa di Sant’Ambrogio a Trezzano, per i battesimi, per i funerali, per l’accesso dei disabili e dei fedeli in avanti con l’età che sentono il bisogno di trovare in chiesa un momento di conforto. Come faranno ad accedervi se, con l’entrata in vigore dell’ordinanza che istituisce nella zona un’isola pedonale, sarà proibito il transito in via Rimembranze e dintorni?

Ordinanza non operativa

“Per fortuna – dice a pocketnews.it – l’ordinanza non è ancora operativa: bisognerà quindi sedersi attorno a un tavolo e trovare un’intesa”. La questione verte sul progetto dell’amministrazione comunale uscente di “rigenerare” l’intera zona con l’introduzione appunto di un’area pedonale che da via Treves si espanda sino al Naviglio e della realizzazione del parcheggio al posto del parco che sorgeva tra la stessa via Treves e via Rimambranze.

Gente che va, gente che viene

“Un parcheggio – sottolinea don Franco – che io non ho chiesto e della cui realizzazione sono stato informato a cose fatte, anche se ritengo che forse era necessario. A volta l’area adiacente la chiesa e il traffico di dipendenti comunali, genitori degli alunni dell’asilo e della scuola sono ingestibili. Ma da qui a chiudere totalmente l’accesso ce ne vuole. Questa è una zona che vive. Vive tutti i giorni: oltre la chiesa c’è anche l’oratorio, lo stesso comune. C’è gente che va, gente che viene. L’ordinanza va regolata, la viabilità va regolata nel rispetto delle esigenze di tutti e se sorgono problemi, provare a risolverli”.

La convenzione

La questione è che il progetto del Comune incide anche sull’area adiacente la chiesa attualmente adibita a parcheggio. È di proprietà della parrocchia. Grazie a una convenzione sottoscritta molti anni fa e poi rinnovata è stata ceduta al comune “per uso pubblico”. Trasformarla in area pedonale è una scelta politica alla quale la chiesa è estranea. “Certo – conferma don Franco – la via per accedervi è stretta e insufficiente, ma se permetteranno solo l’accesso senza la sosta a chiunque abbia bisogno dei servizi della chiesa, la stessa convenzione decadrà e bisognerà ridiscutere di tutti gli aspetti di questa vicenda”. Così sia.

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