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Omicidio passionale a Cesano: zio (assassinato) e nipote (assassino) si contendevano una donna

Secondo le prime indagini, assassino e assassinato si contendevano una donna: nipote contro lo zio a colpi di coltello

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Sarebbe passionale il movente dell’omicidio avvenuto questa notte in via Don Sturzo al quartiere Tessera di Cesano Boscone quando un giovane di 29 anni ha ucciso lo zio, 41enne. Un vero e proprio delitto d’onore. Assassino e assassinato si contendevano una donna, ufficialmente la ragazza del nipote, che lo zio avrebbe molestato a più riprese. Questo è quel che sarebbe emerso dai primi interrogatori del 29enne Antonio Iannetti, avvenuti in una cella di sicurezza del comando dei carabinieri di Corsico.

Un lago di sangue

I due si erano dati appuntamento per discuterne. Si sono chiusi in auto e hanno cominciato a parlare. Poi la discussione è degenerata. Il più giovane ha estratto il coltello che aveva portato con se e ha cominciato a colpire il presunto rivale, all’anagrafe Giuseppe Parise. Fendenti al collo e al torace. Era appena passata la mezzanotte in via don Luigi Sturzo. Il ferito è riuscito a uscire dalla vettura ma si è accasciato sull’asfalto in un lago di sangue.

Il codice rosso

Sul posto sono arrivati i carabinieri chiamati da alcuni testimoni, un’auto medica e un’ambulanza della Croce verde di Trezzano. La corsa in ambulanza in codice rosso verso il San Carlo non è servita a salvare il 41enne, originario del Foggiano e residente a Sedriano. Troppo gravi le ferite inferte dal nipote. È stato lo stesso Antonio Iannetti, anch’egli originario del Foggiano e residente a Buccinasco, a recarsi in caserma e a confessare l’aggressione.

La premeditazione

Qui ha saputo che il rivale era morto. Poco dopo è stato trasferito in una cella di San Vittore: sul suo capo pende ora un’accusa per omicidio volontario innescato da futili motivi. Le indagini dovranno anche chiarire se c’è stata premeditazione, visto che il giovane ha portato con se la lama con la quale ha poi ucciso lo zio.

La presa di posizione

Su questo e altri episodi di cronaca avvenuti nei giorni scorsi a Cesano Boscone, è intervenuta Adriana Gammino, candidato sindaco alle prossime elezioni amministrative che, in una nota stampa diffusa pochi minuti fa, ha detto: “Tre accoltellamenti, un’aggressione violenta e il tentativo di un 33enne, poi risultato attenzionato dalla Questura milanese per i suoi problemi psichiatrici, di entrare nella scuola materna Don Sturzo. Tutto questo nell’arco di un solo mese. Sono questi i numeri che preoccupano le forze civiche e politiche cesanesi.

“I residenti  – ha proseguito –  hanno il diritto di sentirsi sicuri nella propria città, ma la situazione attuale, come ci raccontano le cronache, è a dir poco allarmante. Con l’ultimo episodio, l’omicidio di ieri notte, si è raggiunto l’apice della violenza trasformando le vie del nostro Comune in un Bronx. Proprio questa etichetta di periferia violenta e questa situazione che genera nei cittadini un senso di disagio profondo e di paura, sono ciò vogliamo contrastare e cambiare”.

Ad Adriana Gammino ha replicato il sindaco uscente di Cesano Boscone Gattuso: “Bisognerà capire con chiarezza – ha fatto scrivere in una nota stampa – le ragioni della violenta lite. È evidente che le due persone coinvolte, una di Buccinasco e una di Sedriano, abbiano scelto causalmente il nostro territorio. Il luogo dove è avvenuto l’omicidio, infatti, è vicino all’uscita della tangenziale ovest”

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